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Corona (Altrabenevento): “Benevento provincia di Scampia? Colpa dei nostri politici”

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Nota del presidente di AltraBenevento Gabriele Corona sulla pubblicazione dell’articolo di Carlo Puca, pubblicato sul settimanale Panorama col titolo “Scampia criminale. I miei 100 giorni da camorrista”. Corona denuncia nel suo comunicato il silenzio delle istituzioni locali che – secondo il presidente Altrabenevento – “non hanno avuto il coraggio di commentare”.
“Dopo la pubblicazione sul settimanale Panorama dell’articolo “Scampia criminale. I miei 100 giorni da camorrista” – scrive Corona – il suo autore, il cronista Carlo Puca, intervistato da diverse testate giornaliste (tra le quali il Sannio Quotidiano), ha fornito ulteriori particolari sulla sua esperienza di infiltrato nel clan degli scissionisti. Il racconto è raccapricciante per i particolari sugli omicidi, lo sfruttamento dei giovanissimi per varie attività criminose, il degrado dei luoghi nei quali vivono e la vita schifosa che conducono, ma colpiscono soprattutto i riferimenti precisi agli affari dei camorristi napoletani a Benevento”.
“Puca – continua nella nota – ha precisato che i potenti boss del clan Amato-Pagano vengono spesso nella nostra città mentre frequentano pochissimo Avellino dove si limitano a fornire droga. A Benevento invece, gli scissionisti hanno addirittura organizzato un laboratorio per la produzione di droghe sintetiche, soprattutto Amnesia, un potente allucinogeno fatto con “monnezza” cioè acidi e porcherie varie da vendere ai giovanissimi”.
“La notizia – aggiunge – è gravissima ed è stata ripresa e commentata da quasi tutta la stampa locale ma nessun rappresentante delle nostre istituzioni ha avuto il coraggio di commentare. Non hanno detto assolutamente nulla il sindaco Fausto Pepe, il presidente della Provincia, Aniello Cimitile, gli assessori o i consiglieri comunali e provinciali, il Prefetto, i deputati, i senatori, i consiglieri regionali e i segretari dei partiti. Nessuno di loro parla, sono tutti omertosi, soprattutto quelli che ogni tanto predicano il rispetto della legalità e invitano i cittadini a collaborare con le istituzioni per impedire le infiltrazioni malavitose”.
“Tutti loro – prosegue il presidente di Altrabenevento – sanno che gli scissionisti mantengono rapporti stabili con almeno tre clan locali, gli imprenditori o i professionisti interessati al riciclaggio di denaro sporco, ma fanno finta di nulla aiutati da diversi giornalisti locali abituati a minimizzare notizie di questo tenore per accreditare la favola di “Benevento città tranquilla” che tanto piace a potentati locali e corrotti vari che così continuano imperterriti a tenere sotto scacco la città. Le forze dell’ordine e la magistratura locale fanno il possibile ma non riescono ad arginare né la dilagante corruzione né le attività della malavita organizzata”.
“I nostri rappresentanti politici mostrano invece un attivismo sfrenato solo per chiamare tutti i cittadini alla mobilitazione in difesa della Provincia, facendo appello alla nostra identità culturale di popolo fiero e combattivo. Intanto con la loro codardia, l’ignavia e i calcoli di bottega, – conclude Corona – hanno consentito che Benevento diventasse provincia di Scampia”.