POLITICA
Riordino province, Viespoli: “Non si risolve con gli accordi a tavolino di quattro amici al bar”

Ascolta la lettura dell'articolo
“L’ordine del giorno approvato dal Consiglio regionale della Campania fa riferimento, testualmente, a “quattro province da ridefinire….”; sicché, propone il mutamento delle circoscrizioni provinciali esistenti e, dunque, il superamento, se non la cancellazione, dell’attuale Provincia di Benevento”. Ad affermarlo è il senatore sannita di Coesione Nazionale Pasquale Viespoli.
“Ridefinire, infatti, non significa confermare – sottolinea Viespoli -. Significa, evidentemente, configurare, di fatto, un percorso che, attraverso un puzzle geografico, spostando e sommando comuni, in una sorta di transumanza istituzionale, immagina di ridefinire, appunto, un’altra Provincia di Benevento. Roba da azzeccagarbugli territoriali”.
“Per quanto ci riguarda, – aggiunge – l’alternativa all’impossibilità di confermare l’attuale quadro istituzionale e territoriale, è quella della Provincia delle aree interne. Un’area vasta, con una popolazione doppia rispetto a quella del Molise, forte di qualità ambientale e imprenditoriale, e, in grado, quindi, di consolidare un sistema territoriale competitivo”.
Le questioni che abbiamo di fronte – continua il senatore – non si risolvono con le scorciatoie, per quanto furbesche, o eludendo le scelte e rinviando le responsabilità ad altri soggetti istituzionali. Né si risolvono con gli accordi a tavolino di quattro (neo)amici al bar”.
“Una classe dirigente o è capace di interpretare i mutamenti, anche rischiando decisioni impopolari e, quindi, di esprimere autodeterminazione e autogoverno nell’interesse dei cittadini, o, altrimenti, – conclude Viespoli – conferma la sua autoreferenzialità e l’incapacità di ridare dignità alla politica come soluzione dei problemi”.