CRONACA
Parmigiano della solidarietà rubato. Denunciate due persone per truffa aggravata e appropriazione indebita

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Potrebbe essere ad una svolta il caso della sparizione del parmigiano della solidarietà, proveniente dalle zone terremotate dell’Emilia Romagna. I carabinieri della Stazione di Pontelandolfo hanno infatti denunciato l’autista e la responsabile della ditta fantasma di autotrasporti di Angri, in provincia di Salerno, che si era incaricata di consegnare la merce – senza oneri – nel Sannio. I reati contestati sono truffa aggravata in concorso e appropriazione indebita.
Il 14 luglio scorso i coordinatori dei gruppi di volontariato della protezione civile di Pontelandolfo e Cerreto Sannita avevano presentato una denuncia per la sparizione di 1500 kg di forme di parmigiano, per un valore di circa 18mila euro, proveniente dalle zone terremotate dell’Emilia Romagna, che l’associazione aveva prenotato per aiutare le aziende emiliane in difficoltà a causa del sisma verificatosi nel maggio scorso.
A seguito di tale denuncia, i militari della stessa Stazione Carabinieri di Pontelandolfo avevano avviato le indagini del caso ed erano riusciti a decifrare e a risalire alla ditta “fantasma” di autotrasporti che si era offerta a quella locale di Pontelandolfo per effettuare il trasporto senza oneri. I carabinieri erano riusciti ad individuare anche l’autista dell’autocarro, un pregiudicato 42enne di Napoli.
Le forme di formaggio, infatti, erano state regolarmente caricate da un caseificio di Salsomaggiore Terme, in provincia di Parma, e dovevano essere scaricate nel Sannio, a Pontelandolfo, ma del materiale alimentare si è persa ogni traccia. Questa “tecnica criminale” – secondo quanto riferiscono i militari dell’Arma – è stata adottata in circa quindici casi analoghi di furto di alimenti.
I Carabinieri hanno dunque denunciato per truffa aggravata in concorso e appropriazione indebita la responsabile della ditta di Angri, una signora, già nota alle forze dell’ordine, originaria del luogo e ora residente in provincia di Bergamo e l’autista napoletano.
Sono inoltre in corso le indagini per riuscire a risalire al luogo dove effettivamente il formaggio è stato scaricato e che fine ha fatto.