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Crisi del settore costruzioni nel Sannio, Cgil: “dal 2009 persi 1.500 posti di lavoro”

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Il settore delle costruzioni in provincia di Benevento non gode di buona salute. A denunciarlo la FILLEA CGIL, che per mettere in campo risposte allo stato di crisi in cui versa il settore edile della provincia di Benevento, convoca gli organi di stampa per il giorno 02 agosto 2012 alle ore 10,30 presso il salone “G. di Vittorio” della CGIL di Benevento in via L. Bianchi.
In quest’occasione sarà presentato un report sullo stato di salute del settore edile affinché Istituzioni, parti sociali, sindacali e datoriali, dall’analisi degli stessi, possano discutere, approfondire, concordare e disporre misure idonee per rilanciare il settore edile nonché l’economia territoriale. “Il settore delle costruzioni in provincia di Benevento – scrive il sindacato – attraversa da oltre 2 anni una crisi senza precedenti. L’edilizia, sia pubblica che privata, da sempre valvola di sfogo ai tanti problemi occupazionali, non riesce ad essere più quel settore di traino, e sotto certi aspetti di rifugio, di un’economia locale storicamente caratterizzata da tale settore. I numeri parlano da soli: meno 1116 lavoratori nel triennio 2009/2011 e meno 315 nel primo trimestre 2012 su primo trimestre 2011. Circa 1.500 lavoratori, posti di lavoro, scomparsi dal settore edile, oltre a quelli che si aggiungeranno nel corso dell’anno.
I dati economici sono ancora più allarmanti, milioni di massa salariale in meno e milioni di ore di lavoro non effettuate in una provincia con il più basso reddito procapite. I dati di settore, rilevati dal sistema della bilateralità (dati Cassa Edile), trovano riscontro nei dati dei lavori appaltati sul territorio dalle varie stazioni appaltanti. Nel 1° semestre del 2011 sono stati aperti 234 cantieri per importi complessivi di € 89.502.082, mentre per lo stesso periodo, 1° semestre 2012, sono stati aperti 96 cantieri per un importo complessivo di € 26.878.433 (dati rilevati dalle notifiche preliminari comunicate all’ASL ai sensi del d.lgs. 9 Aprile 2008, n.81).
A questi numeri, inconfutabili, di una crisi ancora tutta da vivere e ancora incerta nella sua soluzione, si aggiunge, nelle ultime settimane, un triste e drammatico dato legato alla sicurezza sui luoghi di lavoro. Ben due morti nell’ultimo mese, potrebbero essere il segnale, un campanello d’allarme, di una tensione che si abbassa dopo anni di lavoro assiduo e attento proprio sulla sicurezza. Un mercato del lavoro irregolare, fatto di fenomeni di nero e di grigio, parallelo al mercato regolare, che la FILLEA CGIL, nella sua azione di tutela e difesa, non riesce più a circoscrivere e arginare.”