CRONACA
Droga nascosta in pacchetti di sigarette nel Carcere di Benevento. I “corrieri” erano due detenuti

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“Il 25 luglio presso la Casa Circondariale di Benevento si è svolta un’importante operazione antidroga che ha visto impegnati gli uomini e le donne della Polizia Penitenziaria coadiuvati dalle locali Unità Cinofile Antidroga”.
A renderlo noto è il segretario nazionale del Sindacato Autonomo della Polizia Penitenziaria, Emilio Fattorello.
“ll sistema escogitato – spiega – per introdurre la sostanza stupefacente all’interno della struttura penitenziaria eludendo i controlli, si avvaleva della complicità di due detenuti lavoranti “ritenuti pienamente affidabili e meritevoli” che si occupavano della manutenzione ordinaria delle strutture (M.O.F.) e che proprio in ragione del loro lavoro, avevano quotidianamente accesso sia ad aree extra murarie che ad aree interne dell’lstituto Sannita.
La sostanza stupefacente, sapientemente occultata in pacchetti di sigarette vuoti, veniva lanciata da complici esterni in punti precisi e concordati degli ampispaziverdi che circondano l’lstituto.
Proprio la presenza costante di questi involucri ha insospettito il Personale di Polizia Penitenziaria, che, dopo un controllo hanno rinvenuto la droga.
Le successive operazioni di osservazione e appostamento degli uomini e delle donne del Commissario Tarantino hanno così scoperto il sistema smascherando i detenuti colpevoli che si occupavano poi di veicolare la sostanza stupefacente raccolta, all’interno della Casa Circondariale di Capodimonte.
Sono in corso ulteriori indagini per accertare complicità esterne all’lstituto in merito ai fatti. Dalle perquisizioni personali dei due detenuti colpevoli sono stati rivenuti circa 8 grammi di hashish e numerosi grammi di marijuana.
I colpevoli sono stati dunque tratti in arresto in flagranza per detenzione e spaccio di sostanza stupefacente e naturalmente immediatamente esclusi da ogni attività lavorativa.
“Questi episodi – continua il Segretario Nazionale S.A.P.Pe Emilio Fattorello – oltre a confermare l’elevato grado di maturità professionale raggiunto dal Personale di Polizia penitenziaria, ci rammentano, se mai ce ne fosse bisogno, che il primo compito del Corpo è stato, è, e rimane, quello di garantire la sicurezza dei luoghidi pena, imponendo oggi più che mai, una seria riftessione sul bilanciamento tra necessità di sicurezza e bisogno di trattamento, tra utopistici programmi di sorveglianza dinamico e sicurezza reale”.