POLITICA
Stralcio art. 17, Izzo soddisfatto del sostegno di Cimitile e dei presidenti delle Province

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“Sono soddisfatto e ringrazio il Presidente Cimitile e gli altri Presidenti di Provincia che individuano nello “stralcio dell’art. 17” del D.L. n. 95/12, così come da me immaginato attraverso la presentazione di apposito emendamento e in Commissione ed in Aula l’unica via per consentire un corretto ed ordinato processo di riorganizzazione delle circoscrizioni provinciali e per renderlo coerente con i principi costituzionali e in sintonia con le aspettative degli italiani”. Sono le parole del senatore Pdl, Mino Izzo.
L’esponente del Popolo delle Libertà ribadisce “la necessità dello stralcio per poi provvedere al riordino, che pur si deve fare, con un autonomo disegno di legge”.
“L’iniziativa condivisa dal Presidente Cimitile e da tanti altri Presidenti di Provincia – spiega – nasce dai numerosi profili d’incostituzionalità della norma nel testo formulato dal Governo che, oltre tutto, rischiano di vanificare gli obiettivi generali di razionalizzazione del sistema delle autonomie locali, nell’ottica di salvaguardare gli equilibri di finanza pubblica”.
“I problemi riscontrati riguardano, in particolare, l’iniziativa legislativa che si è auto-attribuita il Governo in materia di revisione delle circoscrizioni provinciali, in contrasto con la previsione dell’art. 133 della Costituzione, che invece attribuisce tale iniziativa ai Comuni, e l’assenza nella norma di qualsiasi criterio e principio direttivo cui il Governo dovrà attenersi nell’individuare le province da sopprimere o accorpare, con la sostanziale creazione di una vera e propria “delega in bianco” in favore del Governo che, in una materia che attiene all’assetto generale della Repubblica, non è ammissibile e si pone in contrasto con la previsione generale di cui al’articolo 76 della Costituzione”.
Infine, – aggiunge il senatore – la deliberazione che il Consiglio dei Ministri avrebbe dovuto assumere entro 10 giorni dall’entrata in vigore del decreto-legge n. 95, cioè entro il 16 Luglio 2012, è arrivata oltre tale termine e si è limitata a dare solo dei limiti territoriali e di residenti che certamente non soddisfano le aspettative dei cittadini ed è gravemente lesiva delle prerogative parlamentari in quanto il Parlamento è chiamato ad approvare nuove norme, provvisoriamente in vigore, cui il Governo avrebbe già dato concreta eddettagliata approvazione”.
Al contrario, – continua – lo stralcio dell’intero articolo 17 tende ad assicurare una ponderata e attenta rivisitazione, ad opera del Parlamento, del processo di revisione delle circoscrizioni provinciali, anche in conseguenza dell’esame congiunto di altre proposte legislative già presentate al Senato e preordinate a conseguire il medesimo risultato, preferibilmente con la predisposizione, in sede redigente, di un testo unificato da sottoporre all’esame dell’Assemblea”.
In conclusione, Izzo auspica che “il Governo Monti prenda atto della problematica, e che faccia propria la proposta di stralcio dell’art.17 evitando la devastazione in maniera irreparabile di territori e comunità che da troppi anni soffrono di scarsa considerazione attenzione e sostengono da parte dei governi centrali e regionali”.