POLITICA
Abolizione Provincia, Viespoli: “Favorire nuove aggregazioni territoriali, non la sommatoria delle vecchie”

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“Auspico che con il governo si possa aprire un confronto costruttivo sul criterio adottato, nell’ambito della spending review, per la riduzione delle province. A cui noi siamo favorevoli, purché non si ricorra ad un criterio che se è solo quantitativo, risulta davvero ‘scriteriato’. Ci vuole piu’ coraggio e più chiarezza”.
Lo dice all’agenzia Adnkronos il presidente dei senatori di Coesione nazionale Pasquale Viespoli, che oggi ha avuto un incontro sull’argomento con il ministro della Pubblica amministrazione Filippo Patroni Griffi. “Per come si è arrivati a questa misura – prosegue – oltre a discutibili profili sul versante della costituzionalità, ci sono anche quelli sul piano dell’efficacia concreta. Se si tratta di effettuare risparmi, sarebbe opportuno che qualcuno provasse a quantificarli. Se si tratta di un riordino, vorrei capire come si fa a utilizzare criteri per cui per un pugno di abitanti in più o un angolo di territorio superiore, si decreta la sparizione di un ente intermedio”.
“Il mero criterio quantitativo – argomenta Viespoli – determina un risultato a macchia di leopardo che rende difficile la riaggregazione. Sarebbe stato molto piu’ facile stabilire la soppressione di tutte le province, tranne quelle corrispondenti a capoluogo di regione: questo avrebbe determinato, o determinerebbe, l’apertura di una fase di riaggregazione territoriale con più forte protagonismo della base.
E capace, quindi, di dar vita a nuove aggregazioni e non alla sommatoria delle vecchie: insomma – conclude Viespoli – più coraggio al centro, più partecipazione dal basso”.