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Abolizione Provincia, Cisl: “L’eliminazione deve sottacere ad un riordino di funzioni con chiarezza e trasparenza”

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“Il dibattito attuale sulla soppressione, parziale, delle istituzioni provinciali, resta inficiato da due elementi ad oggi totalmente indefiniti: la maggiore economicità e l’accentuata efficienza dovuta agli accorpamenti istituzionali”. Ad affermarlo è il segretario generale della Cisl Benevento, Attilio Petrillo.
“La Cisl in tale contesto – spiega Petrillo – è da circa un anno che ritiene che ogni modifica alla fine dell’architettura costituzionale non possa e non debba essere parziale o al peggio emotiva. In definitiva eliminare le province deve sottacere preliminarmente ad un riordino e riassegnazione di funzioni con chiarezza e trasparenza di intento”.
“Oggi in nome di un adeguamento generale della spesa si sconvolge un assetto costituzionale lasciando alla più completa approssimazione questi temi, ben sapendo inoltre che per difficoltà dell’attuale sistema dei partiti poco o nulla appare modificabile, al di là, purtroppo, di tavoli più o meno istituzionali”.
“Il tema della marginalizzazione delle aree interne, purtroppo, – continua il segretario Cisl – si amplificherà con effetti devastanti stante la predominanza di interessi delle aree metropolitane e costiere.
Di speranza di cambiamento di tale target ve ne è poca, Mario Monti pedissequamente, sta eseguendo, a circa un anno di distanza, la lettera del 5 agosto 2011 a firma della BCE, attuando oggi draconiane misure sulla Sanità, Giustizia, Enti Locali e Pubblico Impiego”.
“Su queste prospettive di accentuato disagio sociale, la Cisl – conclude – è sin d’ora mobilitata nella difesa di diritti e tutele universalmente riconosciute e non derogabili seppure in un momento di crisi recessive assenza precedenti”.