Provincia di Benevento
Rocca dei Rettori: presentato il progetto “Nata Donna”, indagine sulla condizione femminile nella provincia sannita

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É stato presentato alla Rocca dei Rettori il progetto “Nata Donna – una indagine statistica sulla condizione della donna nella Provincia di Benevento”. L’iniziativa, promossa e condotta dall’associazione Vivo4114, che coordina il gruppo di lavoro, interamente al femminile, denominato Gruppo25, patrocinata dalla Provincia di Benevento con l’assessore alle politiche sociali, è rivolta alle donne maggiorenni del Sannio, che sono invitate a rispondere ad un questionario sulla condizione femminile con riferimento in particolare al tema della violenza ai loro danni.
“Nata donna” è stata presentata dall’assessore Annachiara Palmieri che ha sottolineato innanzitutto come l’iniziativa goda esclusivamente del patrocinio morale della provincia, non anche di un contributo economico perché “Nata donna” è interamente finanziata dalle donne che la porteranno a termine.
Il progetto consiste nella somministrazione di 1.500 questionari anonimi e si svolgerà a Benevento nei giorni 23 e 24 giugno e in 12 comuni della provincia di Benevento nei giorni 30 giugno e 1 luglio.
Per l’associazione Vivo4114 è intervenuta Maria Colangelo – responsabile del Fundraising – la quale ha illustrato le caratteristiche del questionario, la metodologia di raccolta e gli obiettivi che l’indagine si propone di raggiungere. Infine ha spiegato le ragioni che hanno spinto l’associazione a sostenere concretamente le forze femminili che “Nata Donna” mette in campo.
In rappresentanza del Gruppo25 – il gruppo di lavoro che si è formato per il progetto – ha parlato Alda Parrella, la quale ha posto l’accento sull’esperienza delle donne che compongono il gruppo di lavoro. Le ragioni profonde che hanno mosso donne della società civile provinciale a “intervenire” per cercare di fare luce sulla condizione femminile nella provincia di Benevento risiedono soprattutto sulla diffusa consapevolezza che il fenomeno della violenza nel Sannio sia ancora avvolto nell’ombra.
Tutte le intervenute hanno sottolineato il ruolo cruciale dei mezzi di informazione nella diffusione e nel sostegno a questa iniziativa. Non è infatti semplice per una donna decidere di far emergere momenti di sofferenza o criticità del proprio vissuto quotidiano ma è tuttavia vitale che questo accada, se si vuole approntare un insieme di risposte mirate al contrasto dei fenomeni di violenza, segregazione o emarginazione.