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Al Giro d’Italia Elite Under 23 esaltante prestazione del sannita Donato De Ieso

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Si è conclusa domenica 17 giugno ad Asiago la 39° edizione del Giro d’Italia Elite Under 23 (dilettanti) che ha visto la vittoria dello statunitense Joseph Dombrowski ed una grande prestazione del corridore sannita della Vejus Donato De Ieso; la sua azione nella penultima tappa, con l’ascesa finale al mitico passo Gavia, è stata la più importante e spettacolare di tutta la corsa ciclistica.
La competizione ha visto la partecipazione delle migliori squadre italiane e delle rappresentative nazionali straniere fra cui quella russa, americana, olandese e kazaka.
L’obiettivo di De Ieso era quello di ben figurare nelle tappe di montagna, adatte alle sue caratteristiche fisiche e tecnice, il corridore ha corso costantemente nelle prime posizioni, ben figurando nella tappa a cronometro di Alba Adriatica, in quella con arrivo a Sora, lunga ben 211 km, e nella difficilissima tappa delle strade bianche sterrate in Toscana, performance non semplici, considerando il blasone e la forza economica e tecnica delle grandi squadre dilettantistiche.
Le montagne di questa edizione del Giro erano quasi esclusivamente concentrate nella “supertappa” di sabato 16 giugno da Rovereto a Passo del Gavia di 170 km ed un dislivello complessivo di oltre 5.000 metri, con 5 gran premi della montagna che hanno fatto la storia del ciclismo fra cui Passo Campo di Carlo Magno (Madonna di Campiglio), il Passo del Tonale e il Passo del Gavia.
La tappa, molto temuta dagli atleti, ha visto l’azione di Donato De Ieso, scattato a 50 km dall’arrivo ai piedi dell’ascesa al Tonale, rapidamente raggiungeva i due fuggiti passando con loro al gran premio della montagna e accumulando 5 minuti sul gruppo della maglio rosa il russo Zakarin. Già dalle prime rampe del Gavia il corridore della Vejus staccava i compagni di fuga involandosi nella dura ed infinita salita, 18 km con pendenza media del 8% e punte del 15%. La sua azione ha fatto saltare il banco del Giro, lì non si poteva bleffare, costringendo tutti gli uomini di classifica a muoversi, con corridori molto pronosticati che saltavano, prendendo molti minuti. De Ieso è rimasto in testa per quasi tutta l’ascesa vendendo ripreso solo negli ultimi 3 chilometri dallo statunitense Dombrowski considerato l’erede di Armstrong e dal sardo Fabio Aru, il miglior scalatore italiano under 23 che passerà professionista con l’Astana il prossimo agosto e negli ultimi 500 metri da altri tre atleti. L’azione di De Ieso ha lasciato molto entusiasmo e commozione ai 2621 metri del passo Gavia, il corridore ha ricevuto i complimenti di molti tecnici del settore e di giornalisti specializzati.
Il ciclista di Pago Veiano ha concluso al 7° posto della classifica generale, che ha visto dietro a Dombrowski piazzarsi Fabio Aru, questi tre atleti saranno sicuramente protagonisti nei prossimi anni nelle grandi corse a tappe del ciclismo professionistico.