POLITICA
Vertenza rifiuti e lavoratori dei Consorzi di bacino. Soddisfazione di Cimitile per la mobilitazione sindacale

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Il presidente della Provincia di Benevento, Aniello Cimitile, ha preso atto con soddisfazione della mobilitazione indetta dalle Segreterie regionali della Campania dei sindacati Cgil Fp, Fit Cisl, Uil Trasporti e Fiadel per denunciare le condizioni di emergenza che continuano ad attanagliare il ciclo dei rifiuti con gravi ricadute sui lavoratori dei Consorzi di bacino.
«Questa notizia rappresenta un elemento molto positivo – ha detto il presidente Cimitile – perché significa che finalmente anche le forze sindacali sostengono ciò che la Provincia di Benevento va dicendo da mesi in tutte le sedi: e cioè che la vertenza dei lavoratori dei consorzi rifiuti deve assumere un carattere nazionale in quanto è una problematica che Comuni, Province e Regioni non possono risolvere senza l’intervento del Governo centrale . Va dunque salutata con favore – ha proseguito il presidente della Provincia – la decisione dei Sindacati di far intervenire i livelli sindacali nazionali e di indire un presidio a Roma per il 3 luglio prossimo con l’obiettivo di aprire un Tavolo di confronto con il Governo che porti a studiare soluzioni concrete per il futuro occupazionale di queste persone».
Il presidente ha poi aggiunto: «La Provincia di Benevento auspica vivamente che tale iniziativa di mobilitazione riscontri il favore dei lavoratori e soprattutto provochi una reazione tempestiva e positiva da parte del Governo. Vale la pena ricordare – ha proseguito Cimitile – che come Provincia avevamo studiato una soluzione per salvaguardare i livelli occupazionali. Eravamo cioè pronti – ha aggiunto il presidente – ad immettere i dipendenti dei Consorzi all’interno di un ciclo integrato dei rifiuti su base provinciale. Purtroppo ciò non è accaduto per le ragioni che sono note a tutti – ha puntualizzato ancora il presidente. Nonostante ciò la Provincia ha sempre assicurato il suo impegno per sostenere le lotte dei lavoratori verso una stabilità occupazionale – ha concluso Cimitile».