POLITICA
Vitulano. Intervista al neo sindaco Raffaele Scarinzi

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Solo otto voti. Sono le esigue preferenze che separano il neo sindaco di Vitulano, Raffaele Scarinzi, dall’altro candidato Antonio De Maria. Otto voti che sanciscono una vittoria sul filo del rasoio per quanto concerne la guida dell’amministrazione comunale e alimentano ancor di più un clima di polemiche e sospetti. “Sono molto soddisfatto – esordisce Scarinzi ai microfoni di Ntr24 – Tanto più una vittoria è sofferta, tanto più è gradita”.
Un risultato sofferto, che ha portato ieri alla proclamazione dell’eletto. Tante le idee in programma per il suo comune e un’agenda fitta di impegni: tra le priorità della nuova amministrazione ambiente, giovani, ma soprattutto la riqualificazione urbana e delle istituzioni.
Obiettivi fondamentali, secondo Scarinzi, che lancia anche una stoccata al suo avversario elettorale. “Inizieremo a lavorare sulla riorganizzazione della macchina amministrativa, su quella relativa ai servizi e sulla pacificazione sociale, in quanto il clima dell’ultima campagna elettorale ha diviso molto. Il fatto che continuino le polemiche e non si accetti il risultato delle urne, oltre ad essere un comportamento antidemocratico, serve ancora a fomentare rotture. Di questo il mio avversario politico ne è responsabile”.
Parole dure che arrivano in risposta alla volontà da parte dello sconfitto De Maria di richiedere il riconteggio delle schede e copia dei verbali stilati dai presidenti di seggio. “Ben venga – accenna piccato Scarinzi – Sono felicissimo che possa chiarirsi bene le idee. Evidentemente, non le ha ancora chiare”. Da lì, il mezzo passo in avanti e la volontà di deporre l’ascia di guerra. “Dico a De Maria di collaborare, – continua il primo cittadino – perché a volte si vince e a volte si può anche perdere. In precedenti amministrazioni, siamo stati dalla stessa parte e abbiamo lavorato insieme. Se il mio “avversario” si sente di non collaborare perchè non detiene il primo posto, è solo un suo problema”.
Scarinzi passa poi ad analizzare il successo dell’ultima tornata elettorale, conquistato attraverso un’attenta distribuzione dei suoi candidati di lista sul territorio locale. “Abbiamo voluto dare voce a tutte le frazioni della nostra zona – afferma – andando a comprendere anche le aree periferiche del paese. Certo, mettere un rappresentante su Ponterutto, significava perdere voti perché in quella zona si va a giocare su un bacino di 100 elettori, con molti candidati che attingono da lì: ci sono infatti popolazioni diverse che orbitano su Castelpoto, Campoli e Cautano. Nonostante la lista avversaria avesse concentrato più candidati nel centro di Vitulano, dove si ha il grosso dei voti, la scelta non è stata decisiva in termini di vittoria finale”. Infine, un pensiero al futuro: “Non abbiamo fatto promesse a nessuno – conclude – Non abbiamo firmato cambiali, né tanto meno abbiamo imprese, tecnici o persone da sistemare. Siamo liberi di operare nell’interesse del paese”.