POLITICA
L’opposizione a Palazzo Mosti: “Qual è il danno che la DIGEP ha causato alle casse comunali?”
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Stoccate all’amministrazione comunale e al sindaco di Benevento, Fausto Pepe arrivano dai gruppi consiliari d’opposizione (Misto (componente Nuovo Psi), Popolari-Udeur, Pdl, Territorio è Libertà, Sud, Innovazione e Legalità, Udc) che in una nota congiunta scrivono: “Abbiamo appreso, da fonti giornalistiche, che la DI.GEP. S.r.l. affidataria per il servizio per la riscossione delle entrate comunali e per la gestione delle pubbliche affissioni è stata rispedita a casa sua (che si trova a Pisa). Non sappiamo quale sia la formula giuridica con cui l’amministrazione comunale ha chiuso la “collaborazione” con i pisani. Non sappiamo cosa succederà adesso e cioè a chi e come sarà affidato il servizio in sostituzione degli “uscenti”. Soprattutto non sappiamo con precisione quale è il danno che la DIGEP ha causato alle casse comunali. Insomma – sottolineano – , come al solito, noi dell’opposizione sappiamo ben poco, ma abbiamo il dubbio che quelli della maggioranza lo facciano apposta…
Non vogliono farci sapere e quindi non vogliono farlo sapere alla Città perché hanno consentito che la DIGEP non versasse nemmeno un euro di quanto pattuito nelle casse comunali e cioè 87.500 euro ogni tre mesi; perché hanno consentito l’emissione di oltre 2.000 avvisi di pagamento, tutti sbagliati, senza intervenire in alcun modo e non sospendendo i pagamenti; perché hanno fatto aprire una sede senza il rispetto delle normative vigenti per la tutela e la salute dei lavoratori; perché non sono intervenuti quando hanno saputo che la DIGEP non versava i contributi previdenziali per i propri lavoratori; perché non hanno detto nulla per la mancata realizzazione della banca dati, cui la DIGEP si era obbligata, per conoscere che paga le tasse e chi non le paga. Ma soprattutto non vogliono dirci perché è stata scelta la DIGEP pur sapendo che essa era protestata e indebitata fino al collo ancor prima di “vincere” l’appalto pubblico. E non vogliono nemmeno dirci come ha fatto la DIGEP a presentare la fideiussione -obbligatoria- a garanzia dei soldi da versare al Comune (infatti non li ha mai versati…)”.
I consiglieri d’opposizione chiedono infine di sapere “chi è l’artefice di tutto ciò, se -dicono- abbiamo a che fare con il solito Dirigente “distratto” che ha imposto la proprie decisione. Ma se così fosse il Sindaco a cosa serve?”.