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Sindacati

Lavoro, Pagliuca (Uil Fpl): “No a Ddl Governo, pronti a referendum abrogativo”

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"Come organizzazione sindacale di categoria, siamo contrari al provvedimento del governo. Si dice che si vuole rilanciare l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro e nel provvedimento non c’è nulla per l’occupazione giovanile. E, ancora, non c’è nulla per aiutare a rientrare nel mondo del lavoro per chi l’occupazione l’ha persa. Per questo, non escludiamo forme di lotta contro il provvedimento del governo. La Uil Fpl nazionale sta ragionando con i propri legali sulla possibilità di avviare, se il ddl sarà approvato dal Parlamento, una raccolta di firme per chiedere un referendum abrogativo di questo provvedimento". E’ questo il netto il giudizio negativo di Antonio Pagliuca, segretario responsabile della Uil Fpl di Benevento. Il segretario della categoria, che raggruppa i lavoratori appartenenti ai settori delle autonomie locali, della sanità e del terzo settore,

interviene sulla possibilità che le modifiche all’articolo 18 proposte dal governo interessino anche i lavoratori pubblici. "E’ secondo me un falso problema -spiega Antonio Pagliuca – perché nella pubblica amministrazione ci sono norme che già regolano i licenziamenti individuali in relazione alle esigenze funzionali o alla situazione finanziaria. Si prevede la disponibilità per il lavoratori per due anni con l’80% dello stipendio e, alla fine del biennio, se non c’è stata la ricollocazione in altre amministrazioni, c’è la risoluzione dei rapporto di lavoro. Esattamente ciò che è successo presso la Comunità m

ontana del Fortore, ove dal 1° marzo 2012 undici lavoratori sono stati licenziati, dopo i fatidici due anni di disponibilità!". La strada della protesta dei lavoratori pubblici contro la riforma del governo, secondo Pagliuca, non deve essere però quella dello sciopero, come scelto dalla Cgil: "Serve solo alla pubblica amministrazione a fare cassa, mentre nel privato l’imprenditore perde introiti perché non si produce. Nel pubblico impiego -conclude- con lo sciopero ad avere dei danni economici sono i lavoratori che perdono il salario e gli utenti che devono subire dei disservizi".
 

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