POLITICA
Le riflessioni del consigliere Orlando sulla macchina comunale: “C’è bisogno di una scossa!”

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Il consigliere comunale di Tél, Nazzareno Orlando ha inviato una nota in cui si sofferma la sull’operato della macchina amministrativa di Palazzo Mosti:
“Qualche mese orsono il sindaco Pepe dichiarò ai giornali, a seguito di mai chiariti episodi, la sua determinata volontà di mettere mano ad una vigorosa riorganizzazione degli uffici Comunali, ad un cambio di dirigenti e ad un rilancio complessivo delle funzioni. La città aveva “perso” da poco anche il secondo Segretario Generale ma, di contro, li aveva congruamente pagati entrambi. Ad oggi ,incredibilmente, si ritrova senza nessuno che assolva a quell’importante ruolo. Si era poi aperto un inatteso e per molti imprevedibile braccio di ferro con il Dirigente Settore Finanze facente funzioni con l’accusa di aver preso iniziative congiunte con l’Assessore al ramo, senza neanche avergliele comunicate.
Nonostante tutto questo bel po’ di situazioni – prosegue Orlando – nulla è accaduto e nulla si è mosso. Il Comune di Benevento sembra essere, di contro, in stato comatoso e le uniche fibrillazioni vengono dall’esterno e narrano di continue visite di inquirenti e di indagini costantemente in corso. Tale narrazione è poi divenuta cronaca viste le recenti notizie di stampa.
La maggioranza politica consiliare, tintasi quasi tutta dello stesso colore, chiede a gran voce più coinvolgimento e più ascolto. Anche l’opposizione, diciamocela tutta, sembra sostanzialmente bloccata . C’è per davvero la necessità di una scossa! Una scossa che sappia catalizzare le energie positive che pure sono vive e presenti sia in Consiglio che in città. Una scossa che contribuisca a rompere equilibri ormai molto precari e ridia chiarezza al quadro complessivo. Una scossa che aiuti a far luce su strane vicende e su inquietanti trasversalismi. Una scossa che sappia, in modo perentorio, neutralizzare gli egoismi e ricostruire comunità politiche oramai alla deriva. Chi sarà capace di farlo? Cosa potrà smuovere seriamente le acque onde evitare che lo stagno si inquini definitivamente? Forse è arrivato il momento di serrare le fila. Di mettere insieme le persone più credibili per costruire per davvero una città che sappia contemporaneamente neutralizzare gli interessi di bottega e costruire un concreto presente per i giovani della città”.