POLITICA
‘Il Pdl nel Sannio tirerà a campare: un ciclo è finito, occorre cambiare rotta’

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“È chiaro che, dopo il suo primo congresso provinciale manchevole e “soggettivista”, invece di rifondarsi il Pdl nel Sannio “tirerà a campare” sperando che basti un po’ di maquillage e qualche faccia nuova per convincere la base della loro volontà di cambiamento”, è la riflessione affidata alla stampa da Raffaele Pengue, “ex associato Pdl”.
“Queste semplici valutazioni, e molto altro, mi hanno convinto che un ciclo è finito ed è necessario cambiare rotta. Ho deciso di lasciare il Pdl perché non è più il partito, non è più la novità che ci era stata prospettata, promessa. Non è il partito della meritocrazia. Non è il partito della partecipazione. È un partito che non crea azione, non crea dibattito, non crea nulla. Solo aride polemiche. Non è più il partito in sintonia con la gente: troppi talk show a discapito di quell’indispensabile e continuo contatto con la base. Che senso ha, allora, dopo anni di sacrifici, contribuire a rianimare un partito asfittico e prossimo all’autodistruzione, un Titanic che ha già iniziato a calare il sipario, portandogli in dote l’entusiasmo e il coraggio di tante persone per bene?
Lascio un contesto in cui non mi riconosco più. Lascio quella che per tanti anni è stata la mia casa politica. Una scelta difficile e sofferta, ma ritengo umanamente comprensibile, proprio perché in tutti questi anni ho creduto fermamente nella spinta innovatrice di Forza Italia prima e del Pdl poi.
Oggi, non posso che prendere atto del fallimento di questa prospettiva.
Perché la politica è anche scrittura di nuovi libri, non rilettura di vecchi”.