CULTURA
Sant’Agata dei Goti. “Divieti e discontinuità. Passaggi e incontri necessari (?)”

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Le sedi dell’azienda Mustilli (Cantine storiche e palazzo Rainone Mustilli) accolgono, oggi e domani a SantAgata de’ Goti (Benevento) una proposta culturale di particolare interesse: “Divieti e discontinuità. Passaggi e incontri necessari (?)”.
Il progetto, esito di una cooperazione tra Mustilli, l’Associazione Culturale Blu’S e Pietro Montone, è a cura di quest’ultimo e di Maurizio Chiantone. “Divieti e discontinuità. Passaggi e incontri necessari (?)” muove dal presupposto di indagare gli accostamenti e la vicinanza fra i concetti di ‘divieto’ e quello di ‘discontinuità’ attraverso analisi, studi, visioni, interventi di varia natura e struttura. Antropologia, sociologia, filosofia, arte, cinema e musica saranno le materie principali di ricerca per approcciare una riflessione sui ‘caratteri’ di questi concetti piuttosto attuali – si legge nelle note di presentazione.
L’iter programmatico si svilupperà nell’arco dei due giorni in 6 appuntamenti: una lectio magistralis di Jolanda Capriglione, “Un filosofo in cantina”, che graviterà attorno al tema della ‘meraviglia’ – in questo contesto immagine della discontinuità e del divieto, che per sua natura è sincopata e determinata da accuse improbabili, impossibilitata o solo parzialmente raggiungibile; una lecture di Aldo Colucciello (B.R.I.O. – brillanti realtà in osservazione) che affronterà l’argomento dal punto di vista etno-antropologico anche con un docufilm; la proiezione di “Blue” (1993), capolavorod el cinema sperimentale e minimale, testamento del grande Derek Jarman, e quella di “About Elly”, un film di Asghar Farhadi, scelto e proposto dal giovane regista emergente Guido Lombardi, del quale saranno presentati il cortometraggio “Vomero travel” (2011( e l’imminente uscita nelle sale (9 marzo) del suo primo lungometraggio, “La B’s .- educazione criminale” (premio del pubblico ‘KINO’ e ‘Leone del Futuro’ – Premio Venezia Opera Prima Luigi De Laurentiis all’ultimo “Festival del Cinema di Venezia”). Inoltre, un’azione sonora ideata da Maurizio Chiantone, con la complicità, tra gli altri, di Cristina Donadio, alla ricerca di sonorità nascoste.