CRONACA
Benevento, controlli nel centro storico: comminate sanzioni per 8.000 euro

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La Questura di Benevento ho posto in essere un’ intensa attività in ambito provinciale, tesa alla prevenzione di rapine ai danni di distributori di carburante, uffici postali e esercizi commerciali.
Personale della Polizia Amministrativa e Ufficio Volanti, – si legge in una nota – ha svolto una capillare attività sul territorio beneventano di contrasto alla micro e macrocriminalità per prevenire comportamenti criminosi, con specifica attenzione alla individuazione di persone dedite a scippi ed estorsioni, soprattutto in danno di anziani. In tale ottica l’azione è stata effettuata sia nella periferia del capoluogo ove sono ubicati i centri commerciali, che nel centro cittadino. In particolare nel centro storico dove personale della polizia amministrativa ha controllato, nelle ore di maggiore affluenza, 6 esercizi pubblici, disco bar, pub e tre circoli privati, identificando complessivamente circa 120 persone, elevando sanzioni amministrative per un totale di 8000 euro; infine sono state elevate numerose multe ad autoveicoli di avventori di detti locali che hanno violato il divieto di accesso sindacale.
È stata pure posta attenzione al fenomeno degli scippi ed estorsioni, ai danni di anziani, segnalate in zona piazza Risorgimento e Viale Mellusi.
Nella circostanza sono stati bloccati due pregiudicati napoletani con precedenti penali specifici, costoro avvicinando gli anziani ed offrendo loro con insistenza merce in vendita, verosimilmente potevano prestare copertura a complici che con destrezza avrebbero potuto sottrarre ai malcapitati portafogli ed oggetti di valore. I pregiudicati accompagnati in Questura ed espletate le formalità di rito sono stati allontanati con il provvedimento di prevenzione del Foglio di Via, firmato dal Questore di Benevento e con divieto di far ritorno in città per tre anni. Inoltre, il Questore La Porta ha disposto la sospensione della licenza di un bar della provincia per quindici giorni, atteso che l’esercizio pubblico è stato, più volte, luogo di commissione di reati di natura violenta.