Sindacati
Masucci (Uil): “Sistema sanitario nazionale in emergenza, chiediamo l’intervento del Governo”

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Il segretario nazionale della Uil Fpl Federazione medici, Armando Masucci, ha inviato – unitamente ai responsabili di altre sigle sindacali del settore medico e veterinario – una nota al presidente del consiglio dei ministri, Mario Monti, al presidente della Conferenza delle regioni, Vasco Errani, ed al ministro della salute, Renato Balduzzi:
“Gli allarmanti fatti di cronaca di questi giorni – si legge – documentati in vari Dipartimenti di Emergenza e Accettazione di Roma, hanno messo in luce la grave situazione in cui versa il SSN. Le difficoltà operative e le lacune organizzative del sistema emergenza non sono che la punta di un iceberg di una crisi che investe tutta la sanità pubblica italiana e che compromette alle radici il diritto alla salute dei cittadini sancito dalla Costituzione.
I ripetuti tagli alla sanità operati negli ultimi anni, i tagli dei finanziamenti alle Regioni, che hanno colpito i servizi sociali ed assistenziali, trasferendo competenze improprie al servizio sanitario pubblico, i piani di rientro delle Regioni in disavanzo, la drastica riduzione del numero dei posti letto ospedalieri, che ha portato la dotazione disponibile al di sotto dei maggiori e più sviluppati paesi europei, hanno gravemente limitato le funzioni del SSN e ridotto il raggio di copertura dei bisogni di salute dei cittadini.
Il blocco del turn-over unitamente all’esodo pensionistico del personale sanitario verificatosi negli ultimi anni, il continuo ricorso a contratti atipici per sostenere una domanda di salute non comprimibile, non hanno fatto altro che allargare il numero di medici costretti a lavorare in perduranti condizione di instabilità, privati di diritti e futuro. Il ritardo di programmazione ed organizzazione dei servizi territoriali unitamente alla chiusura di ospedali, in assenza di una valida riorganizzazione della rete ospedaliera, ha creato pericolosi vuoti di assistenza, nel quale sono destinati a precipitare sempre più consistenti strati della popolazione, a cominciare dai più deboli come gli anziani ed i malati cronici. Tutto questo fa si che la sanità italiana sia sempre più lontana dagli standard europei e che sia sempre più marcata la sperequazione nella tutela della salute tra cittadini di diverse Regioni.
Oggi solo sei Regioni sono in grado di assicurare i livelli essenziali di assistenza. I Medici ed i dirigenti sanitari del SSN chiedono un intervento urgente che affronti con rinnovato slancio e fiducia la crisi del Servizio Sanitario Nazionale e che sappia trovare le soluzioni più efficaci per assicurare a tutti i cittadini il diritto di essere curati secondo i propri bisogni indipendentemente dalle loro condizioni economiche e dal loro luogo di residenza”.
Sulla questione, il segretario generale della Uil di Benevento, Fioravante Bosco, tiene ad aggiungere: “Nella nostra regione, disastrata dalla gestione Bassolino, il problema dei conti in sanità è ancora più sentito e sta portando al depauperamento delle aziende e alla diminuzione dei lavoratori ivi collocati. Spero che per il futuro, tutti i sacrifici che stanno facendo i cittadini del Sannio e della Regione Campania, in termini di pagamento di tasse e balzelli vari, possano almeno concorrere al mantenimento di accettabili standard di cura”.