POLITICA
Orlando (Tèl): ‘La ‘primavera’ di Benevento deve puntare sui talenti presenti sul territorio’

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“Dopo l’ondata bianca – scrive in una nota diffusa agli organi di informazione il consigliere comunale Nazzareno Orlando – che ha messo a dura prova cittadini e istituzioni appare necessario guardare al futuro ed, in particolare, ad una primavera che tra un po’ si materializzerà con nostra grande soddisfazione.
La città di Benevento, è stato ribadito, punta con grande fermezza sulla sua vocazione storico-turistica che appoggia le sue fondamenta sulle culture e sulle preesistenze che sono presenti al suo interno. Per affrontare la primavera nel miglior modo possibile, dunque, bisognerebbe da subito avviare una fase di programmazione che non può certo limitarsi al solo tavolo istituzionale voluto dal Sindaco per rilanciare l’opzione UNESCO ma che necessità di un grande coinvolgimento politico e sociale mirato a mettere le migliori menti e le professionalità più qualificate a servizio della” mission” prescelta”.
“In tal senso – prosegue Orlando – appare davvero positivamente controcorrente la proposta votata all’unanimità in sede di Commissioni congiunte Lavoro, Cultura ed Attività produttive tesa ad utilizzare, in tutte le occasioni possibili che si presenteranno d’ora innanzi, le circa 20 guide riconosciute dalla Regione Campania e di attivare i Punti informativi turistici coinvolgendo, in questo modo, giovani laureati in Conservazione dei Beni Culturali. Un metodo nuovo che garantisca le specializzazioni acquisite ed incentivi un’imprenditoria fatta di idee e soggetti che vogliono affrontare concretamente la sfida occupazionale.
Appare chiaro che, se tale indicazione dovesse essere recepita dall’Amministrazione attiva, spezzerebbe di fatto la vecchia logica di gestione “politica” mirata alla selezione del personale a tutto vantaggio di una nuova e più adeguata strategia decisamente concepita per favorire le scelte di cui parlavamo in apertura. Tale ragionamento, partito dai Consiglieri Comunali a prescindere dalla loro appartenenza, è la testimonianza di una volontà condivisa che individua nell’occupazione e nel disagio giovanile uno tra i problemi che vanno affrontati con immediato decisionismo.
Si potrebbe, dunque, allargare questa ipotesi operativa anche ad altri settori puntando con intelligenza sui talenti presenti sul territorio e costruendo un vero welfare culturale capace di smuovere le coscienze e ridare ottimismo ai molti che oramai intravedono nell’esodo l’unica possibilità di costruire il proprio futuro. Benevento, da molti e da sempre, considerata una città atipica nel panorama campano diverrebbe un laboratorio di buone prassi che, inevitabilmente, dovrebbe essere considerato come esempio da seguire con grande attenzione. E’ ovvio che il ragionamento ha al suo interno un senso diffuso di utopistica voglia di riscatto immediato ma, si sa, che spesso dalle ovvietà nascono i modelli che possono trasformare la realtà. Pensiamo,infatti, a cosa sarebbe una Urbanistica partecipata in cui i migliori tecnici in loco possano esprimersi compiutamente o una economia ragionata che basi la sua progettualità su un confronto costante con gli imprenditori ,gli specialisti e tutte le forze sane (comprese quelle dell’informazione) che accettino di abbandonare difese di piccoli privilegi per la costruzione di un vero Bene Comune.
Pensate solo per un attimo di poter smentire il “Nemo profeta in Patria “e poter, così facendo, sfruttare fino in fondo i cervelli costretti ad andar via… Forse non cambierebbe molto ma… dovremmo almeno provarci. Lo dovremmo a tutti i giovani che continuano, al di là e al di sopra di tutto, diligentemente a studiare e a tutti coloro che, con i tempi che corrono, vedono assottigliarsi le loro garanzie. Pensate, per concludere, di poter applicare questo metodo anche alla politica restituendo finalmente al merito la capacità di selezione e ai cittadini quella di scelta. Chissà, forse, così… si aprirebbe davvero una nuova stagione!”.