CULTURA
“Carnevale si chiama Scardone – il ciclo delle feste di Carnevale nella tradizione pietrelcinese”

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Sabato 18 Febbraio 2012 alle ore 18.00 sarà presentato presso il Centro Polivalente “G. Forgione” di Pietrelcina (Benevento) il libro “Carnevale si chiama Scardone – il ciclo delle feste di Carnevale nella tradizione pietrelcinese” – IDEAS edizioni.
Il libro – si legge in una nota diffusa alla stampa – è il frutto di un percorso culturale volto ad indagare ciò che a ragione o a torto si dice e si scrive sul Carnevale.
Il titolo proposto per questa pubblicazione riprende una citazione di Annabella Rossi e Roberto De Simone i quali, nel famoso ed importante lavoro “Carnevale si chiamava Vincenzo”, proponevano una ricerca sul campo nel periodo carnevalesco effettuata in alcune comunità campane. La provocazione sta nell’affermare che, se per una riconosciuta e diffusa tradizione, le vicende del Carnevale sono legate al nome di Vincenzo, a Pietrelcina lo stesso rituale assume una dichiarata identità fisica altrettanto puntuale: Scardone.
Uscito dalla penna di tre studiosi di Antropologia, Etnomusicologia e Tradizioni Popolari, Mario De Tommasi, Luigi Giova e Maria Scarinzi, si arricchisce di un reportage fotografico firmato da Generoso Marra, fotografo professionista.
Il libro si compone di tre capitoli. Il primo è una cronaca appassionata dei rituali legati alla maschera di Scardone; qui si approfondisce il legame di questa con la festa di Sant’Antonio Abate il cui falò chiude la triade dei fuochi rituali. Il secondo sviscera una serie di attività ludiche del tempo della festa connesse ad una ridondante teatralità ed esigenza musicale, dalla Marcia di Scardone passando per i Mesi e le mascherate. Il terzo è una digressione sugli aspetti legati all’antropologia dell’alimentazione e al cibo della festa.
Il libro si chiude con un appendice fotografica: un insieme di immagini che acquistano la capacità di documentare iconograficamente il passato.