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La grande nevicata, riflessioni di un ambientalista

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Pasquale Casciello, 83 enne, ambientalista e amico degli animali. Biglietto da visita nobile per una nota di riflessione inviata gli organi di comunicazione. Che pubblichiamo integralmente.

***

"Sono passati ormai otto giorni, da quando ha cominciato a nevicare. Ieri mattina, dopo una tregua che sembrava dovesse continuare, ha ripreso con maggiore intensità rispetto ai giorni scorsi.

Noi, inutile dirlo, come per tutti gli eventi straordinari, non siamo attrezzati, non solo materialmente ma soprattutto mentalmente, per cui un evento meteorologico come la neve costituisce una vera e propria calamità.

Il meglio che si è potuto fare è stato utilizzare ruspe, che proprio per essere strumenti per l’ agricoltura non assolvono in pieno allo scopo di liberare le strade dalla neve: tolgono, spalano, sì il grosso della neve caduta, ma lasciano uno spessore della stessa sulle strade, che poi gela, e diventa questo, il ghiaccio, il vero pericolo.

Ma il disagio neve non è questo o solo questo. Il disagio neve va oltre ed interessa direttamente i cittadini.

Le amministrazioni sanno, per esempio, quanti sono gli anziani, quanti di essi sono e vivono soli, quanti di essi sono degenti o non autosufficienti e bisognosi di aiuto, indigenti, le cui abitazioni non sono sufficientemente riscaldate? Sanno quanti essi, singoli o in coppia, non sono in grado di prepararsi un pasto caldo e non in grado di rassettarsi la propria abitazione? Esiste, comunque, un corpo di volontari, esiste la protezione civile, attrezzata e capace di far fronte a questi bisogni, ed è previsto un presidio medico, permanente durante tutto il periodo delle nevicate.

Esiste, però anche il problema degli animali, dei cani in particolar modo.

Alcuni comuni sono dotati di canile, municipale o privato, e il sindaco ha il dovere di assolvere, soprattutto nei casi di emergenza, al dettato della legge, secondo la quale è suo compito specifico visitare il canile e darne notizia al consiglio comunale. Inoltre i cani randagi rivenuti comunque sul territorio comunale sono proprietà del comune e bisognerebbe verificare anche in che maniera vengono sfamati e in che maniera accuditi.

Sono queste, tutte queste, le cose che evidenzia il problema neve, ed su queste cose, da persone civili e responsabili, dobbiamo fare domande e ricevere risposte".

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