Provincia di Benevento
Cimitile: è urgente mettere in sicurezza la frana di Arpaise

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Il presidente della Provincia di Benevento, Aniello Cimitile, ha chiesto l’intervento urgente della Regione Campania per la messa in sicurezza della frana di Arpaise, determinatasi a causa delle intense piogge verificatesi nella notte tra il 3 e il 4 dicembre 2010. A tal proposito il presidente Cimitile ha inviato una lettera al presidente della Giunta regionale, on.le Stefano Caldoro, e all’assessore regionale ai lavori pubblici, prof. Edoardo Cosenza.
Dopo aver evidenziato che il movimento franoso ha comportato la chiusura della Strada Provinciale n. 1 “Ciardelli”, lo sgombero di una famiglia e la non agibilità di un esercizio alberghiero, il presidente ha ricordato che “la Provincia di Benevento, d’intesa con la locale Amministrazione, è intervenuta tempestivamente per i provvedimenti urgenti che la situazione richiedeva. Ma da allora nessun passo in avanti è stato fatto sugli interventi post-emergenziali di messa in sicurezza e superamento dei danni prodotti. La situazione è di una tale gravità, dopo tredici mesi, che si impone l’intervento risoluto della Regione Campania, peraltro invocato più volte”.
“Questa – ha sottolineato Cimitile – è la richiesta formulata anche nel corso di un recente Consiglio comunale in seduta aperta a cui hanno partecipato gli amministratori locali, la Provincia di Benevento, la deputazione europea, nazionale e regionale, le forze sindacali e imprenditoriali. Occorre, quindi, che la Regione Campania attivi con urgenza le procedure e la copertura finanziaria per consentire la messa in sicurezza di quel fronte franoso”.
Nella missiva, il presidente Cimitile ha chiesto anche un incontro urgente al presidente Caldoro e all’assessore Cosenza per “affrontare il problema delle prospettive e quindi della realizzazione di quelle opere necessarie al ripristino della strategica arteria provinciale che collega il Sannio con importanti comuni dell’avellinese e dunque risulta un’infrastruttura centrale per il territorio”.