CRONACA
Zamparini ed il sequestro delle azioni del Palermo: annullato il provvedimento del Tribunale di Benevento

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"La corte di Cassazione, con provvedimento emesso in data odierna, ha accolto il ricorso proposto dal Presidente Maurizio Zamparini per l’annullamento del provvedimento di sequestro delle azioni dell’U.S. Città di Palermo, emesso dal Tribunale di Benevento". E’ questo il testo, scarno ma significativo nella sua essenza, che è comparso sul sito ufficiale della società Palermo calcio, e che sostanzialmente chiude un cerchio dopo la pronuncia dello scorso 12 dicembre (il Tribunale di Benevento ha assolto Maurizio Zamparini con la formula "perché il fatto non sussiste" dai reati di abuso d´ufficio, lottizzazione abusiva e contravvenzioni edilizie ed ambientali contestategli dal PM Clemente nel procedimento penale 2056/03 RGNR, I reati che avevano ad oggetto condotte ed atti amministrativi relativi alla realizzazione del Centro Commerciale I Sannit).
Questa del sequestro delle azioni è storia che risale al maggio scorso, quando appunto la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Benevento rese noto il provvedimento, "sequestro preventivo delle azioni, fino alla concorrenza di euro 17.500.000, della società di calcio Us Città di Palermo di cui risulta titolare Maurizio Zamparini… Il decreto di sequestro ha origine da meticolose e complesse indagini avviate nel 2006 e delegate alla Digos di Benevento". La decisione fu assunta "nell’ambito delle indagini disposte e coordinate da questo ufficio sulle gravi irregolarità urbanistico – edilizie e ambientaliste relative alla costruzione e apertura del Centro Commerciale ‘I Sanniti’ a Benevento, a seguito della recente sentenza della Corte di Cassazione che ha annullato il provvedimento del Gip e del Tribunale del Riesame che, a loro volta, avevano rigettato l’istanza di sequestro preventivo dei beni di proprietà d Zamparini richiesti da questo ufficio".