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Mazzone: ‘Capodimonte, una realtà da riconsiderare’

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” Fu una vera “ragione sociale” quella che all’inizio degli anni novanta giustificò la nascita di un Comitato di Quartiere nella zona di Capodimonte", scrive in una nota Giovanni Mazzone.

"Qui, una superficie interamente di campagna sino alla fine degli anni settanta, sorsero gli alloggi dell’Istituto Autonomo Case Popolari, che oltre a dare impulso alla più ampia edificazione della zona, servirono a dare un “tetto” ad alcune centinaia di nuclei familiari a basso reddito, i quali qualche anno più tardi sarebbero diventati pienamente consapevoli di vivere in un luogo “del tutto privo di servizi”, tale perfino da pregiudicare la loro dignità sociale.

Quel comitato di quartiere, difatti, costituì il primo vettore, il primo mezzo attraverso il quale questi residenti cercarono di far arrivare la loro voce risentita presso le istituzioni pubbliche cittadine, affinché queste ultime si determinassero finalmente a sanare l’immagine di un quartiere stigmatizzato, portandovi una farmacia, un ufficio postale, dei servizi commerciali, delle strutture sportive, un centro di ritrovo per gli anziani, attrezzando i tanti spazi verdi esistenti da mettere a disposizione dei bambini, costruendovi dei parcheggi, strutturandovi una piazza da adibire magari ad area mercatale ecc…
Ma in più di trent’anni di storia, nonostante l’impegno “spesso qualificato” dei comitati di quartiere, obiettivamente pochissimo è stato fatto per colmare questa assenza cronica di servizi.

E, quindi, quella ragione sociale identificata chiaramente dai cittadini di Capodimonte già all’inizio degli anni novanta, lungi dal trovare soddisfazione e accomodamento, “sussiste ancora oggi, viva come allora”. Anzi, nei prossimi anni, essa potrebbe assumere profili e proporzioni ancora più rilevanti, giacché il Comune di Benevento, nell’ambito del Piano di Housing Sociale elaborato e approvato, individua 7 punti del territorio cittadino, 3 dei quali nella zona di Capodimonte (Area Depuratore, 132 alloggi di nuova costruzione più 28 ottenuti mediante sopraelevazione degli edifici esistenti – Via Raffaele Viviani, vista Supercarcere, 120 alloggi – Strada Provinciale Benevento-Paduli, ancora nelle adiacenze del Supercarcere, 300 alloggi) su cui dovrebbero nascere complessivamente 1300 nuovi alloggi, di cui suppergiù, come sopra indicato, 580 nei tre punti individuati a Capodimonte.
Ciò significa, si badi bene, che circa il 45% di questi alloggi nasceranno in questo rione, portandovi in media verosimilmente ulteriori 2000 residenti, che si andranno ad aggiungere ai circa 5000 già presenti.

Dunque, oggi più di ieri, diventa assolutamente necessario che la realtà di questo quartiere, posta in relazione alla prospettiva prossima futura che la riguarda, sia oggetto di “seria e rinnovata considerazione” da parte delle locali forze politiche e sociali, guadagnando così sicuramente posizioni nella graduatoria delle priorità che definiscono la programmazione dell’Ente Comune, altrimenti è facile prevedere che tra qualche tempo ci saranno “problemi seri, più gravi di quelli che già noi tutti dovremmo conoscere”.

Quanto, invece, ai residenti di questa zona che hanno sensibilità riguardo agli aspetti sociali del proprio quartiere, devono considerare anch’essi, dal canto loro, che lo strumento del Comitato di Quartiere, così come tradizionalmente concepito, in tutti questi anni si è rivelato “inadatto, inefficace” ai fini del raggiungimento dei suoi obiettivi. Infatti, come risulta dalle significative esperienze fatte in passato su questo campo, affinché un movimento di cittadini possa “concretamente” convergere verso importanti obiettivi amministrativi, dovendo inevitabilmente attraversare il campo della politica, fatto di decine di partiti e di una miriade di fazioni che li compongono, è necessario che senza ulteriori pregiudizi e titubanze si doti consapevolmente di un tipo di strumento diverso, certamente più incisivo, che per sua natura possa entrare nei “meccanismi politici-elettorali”, là dove – e soltanto là, si rifletta bene – si può trovare la chiave per accedere alla soluzione di questi problemi.”

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