POLITICA
‘Al Comune di Benevento serpeggia un ‘malessere’ che si riprodurrà sui cittadini’

Ascolta la lettura dell'articolo
“Nella seduta di Consiglio Comunale del 28 dicembre la maggioranza consiliare di centrosinistra a Benevento (o, per meglio dire, una parte di essa) ha ratificato una variazione di bilancio, proposta dalla Giunta Comunale, assolutamente insostenibile (se non illegittima) dal punto di vista sia politico che finanziario – contabile ma, soprattutto, ha certificato una situazione delle ‘casse comunali’ a dir poco disastrosa”, scrivono in una nota congiunta i gruppi consiliari di UDC, UDEUR, Sud Innovazione e Legalità, Territorio è Libertà .
“D’altronde le “evidenti patologie nell’attività di gestione dell’Ente” non sono un fatto nuovo essendo state più volte rilevate dalla Corte dei Conti regionale.
Come si evince chiaramente dal parere dei Revisori dei Conti, attualmente il bilancio del Comune di Benevento non rispetta gli equilibri finanziari che, viceversa, ex art.193 del Testo Unico degli Enti Locali, andrebbero sempre rispettati, a maggior ragione sia prima che dopo una variazione di bilancio.
Infatti, si rileva la presenza (attestata dai Revisori dei Conti) di debiti fuori bilancio, per un importo di € 1.008.018,17, privi di copertura finanziaria oltre quelli stimati di € 15.000.000,00 oggetto di precedenti delibere e segnalazioni.
Inoltre il Collegio dei revisori evidenzia un ricorso sistematico da parte dell’Amministrazione alla anticipazione di tesoreria (alla data del 30.09.11 ammonta ad € 7.564.801,16) che comporta rilevanti interessi passivi per l’Ente.
Ebbene, a fronte di questa gravissima esposizione debitoria (peraltro non definitiva in quanto non tutti i settori dell’Ente hanno completato la ricognizione di debiti fuori bilancio) l’Amministrazione ha “pensato bene” di non procedere, come invece avrebbe dovuto, al riequilibrio di bilancio (previsto dal T.U.E.L. entro il 30 settembre) né all’assestamento di bilancio (previsto dal T.U.E.L. entro il 30 novembre) ma, incurante del mancato equilibrio finanziario, ha provveduto alla variazione di bilancio in parola.
I contenuti della suindicata variazione di bilancio, poi, la dicono tutta sulla “bontà” dell’azione amministrativa della Giunta Pepe: basta evidenziare, fra l’altro, i 70.000,000 euro per la “mastodontica opera d’arte” di Dalisi (sic!), i 300.000,00 euro assegnati all’A.S.I.A. spa a fronte di una richiesta sommaria che non prevede neanche i relativi oneri fiscali (con ciò attestando un nuovo debito fuori bilancio in quanto quegli oneri andranno, comunque, pagati) per finire ai circa 700.000,00 euro per spese che i Revisori dei Conti definiscono non indispensabili e che potevano e dovevano essere utilizzati alla copertura dei debiti fuori bilancio emersi dalla ricognizione.
Con la suddetta “manovra finanziaria” l’Amministrazione Pepe ha, dunque, “consumato” l’ennesima operazione contabile che “farà male” alle già tanto disastrate casse comunali e, dunque, a tutti i cittadini beneventani.
La grave assenza del dirigente del settore finanze in Consiglio Comunale al momento della discussione sulla variazione di bilancio – prosegue la nota – la dice lunga sulle difficoltà di una maggioranza che si regge solo sugli ormai risicati numeri in Consiglio piuttosto che su quelli, molto più importanti, delle finanze comunali.
In quella sede il massimo responsabile delle finanze dell’Ente avrebbe dovuto anche chiarire i motivi che ostacolano i dirigenti nella quantificazione dei debiti fuori bilancio nonostante le infinite sollecitazioni rivolte ufficialmente sia dalla civica assise sia dall’organo di revisione.
Avrebbe, inoltre, dovuto chiarire se il parere espresso sulla delibera di variazione, in cui evidenziava il “costante monitoraggio al fine di evitare il prodursi di un eventuale squilibrio”, era ancora valido nonostante mancassero all’appello le risultanze di ben quattro settori comunali e nonostante lo stesso parere si riferisse ad oltre un mese addietro.
Se a ciò aggiungiamo la rinuncia all’incarico del neo Segretario Comunale abbiamo la conferma di un complessivo “malessere” che caratterizza l’Amministrazione Pepe e che non potrà, ahinoi!, non riverberarsi sull’intera comunità amministrata”.