Comune di Benevento
Pepe: ‘Aria di crisi nel Paese e anche a Benevento un Natale con i piedi per terra’

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Depone tutto, a Benevento, per un Natale dimesso.
Casualità ha voluto che il “Natale Azzurro” dell’Unicef, ieri sera inaugurato da uno spettacolo al teatro Comunale, s’avviasse con un bel po’ di ritardo per il classico guasto tecnico (black out dell’impianto elettrico della struttura), ingenerando dapprima preoccupazioni sul prosieguo, certo qualche disagio agli spettatori, certo qualche nervosismo negli organizzatori e magari un po’ di conseguente tensione nei politici presenti per portare il saluto istituzionale alla manifestazione. Un bypass ha risolto il problema nel giro di poco più di mezzora e fatto tirare un sospiro di sollievo a tutti. Allontanando lo spettro superstizioso dell’edizione 17 e della sfiga sull’amministrazione comunale già bersagliata abbastanza in questi giorni da critiche, le più varie.
La sindrome di accerchiamento non è venuta fuori, va onestamente detto, nelle parole di saluto – rivolte ad una platea in verità piuttosto fredda coi politici – dal sindaco Pepe. Che ha benedetto la jcommistione pubblico/privato che ha consentito di portare a compimento, quest’anno, l’allestimento della manifestazione, a lungo in dubbio (e comunque contratta nella durata), come si è potuto evincere dalle parole dell’organizzazione (Maffeo). Perché, ha ricordato Pepe, l’invito che viene dall’alto, dal Governo, è quello di ridurre sempre più l’apporto del ‘pubblico’, del Comune quindi, in appuntamenti di questo genere (servizi sociali e cultura nel caso) e aprire al fronte privato si rivela una necessità in tempi di crisi.
Tempi che suggeriscono, ha concluso il sindaco, “un Natale con i piedi per terra”. Eppure la capanna di Dalisi è alta oltre venti metri…