Provincia di Benevento
‘I nuovi scenari di sviluppo rurale’

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L’assessore provinciale di Benevento alle politiche per l’agricoltura e i sistemi produttivi, Carmine Valentino, ha tratto le conclusioni, ieri, al convegno organizzato dal GAL Taburno dal titolo: “Le opportunità del LEADER nelle politiche di sviluppo rurale”. Questo il suo intervento.
“Alla programmazione regionale per lo sviluppo rurale che si sostanzia nel Programma di Sviluppo Rurale – PSR Campania 2007/2013 – finanziato dal Fondo Agricolo Europeo dello Sviluppo Rurale (FEASR), è attribuita una missione complessa che investe gli ambiti della conoscenza e dell’innovazione, della competitività e della sostenibilità ambientale, della produzione di servizi per la collettività e della creazione di nuovi posti di lavoro, della tutela paesaggistica e delle politiche di genere.
Il PSR Campania nella sua formulazione tiene conto dell’articolazione zonale del sistema agroalimentare regionale e anche di elementi di contesto locale, attraverso l’applicazione di molteplici misure, divise in 4 assi, volte ad affrontare le complesse problematiche che investono lo sviluppo delle filiere agroalimentari ed agro-energetiche delle aree rurali.
Con il PSR 2007/2013 si sono aperti nuovi scenari di sviluppo rurale anche per il nostro Sannio, che avrebbero potuto consentire di rilanciare l’agricoltura con interventi importanti nel settore agro-industriale e forestale. Siamo ormai al 2012, tanto si è fatto ma forse di più e meglio si poteva fare, se si fosse realizzato quel decentramento nella gestione dei fondi per il settore primario, che avrebbe potuto senza dubbio rafforzare il contributo che le Province potevano dare alla realizzazione delle strategie di sviluppo regionale soprattutto nella definizione di interventi mirati e calibrati sulle specifiche problematiche dei territori. Questo avrebbe potuto consentire alla Provincia di Benevento, alla stregua dell’ottima performance già registrata nella gestione dei fondi del POR 2000/2006, di poter ancora meglio definire e commisurare, di concerto con gli attori locali, gli interventi più adeguati alle esigenze delle aree rurali sannite. Al di là di questa nota come dire polemica, la strategia regionale per lo sviluppo delle aree rurali viene attuata, inoltre, mediante due tipologie di strumenti: i Progetti di investimento a carattere individuale e i Progetti di investimento a carattere collettivo.
In particolare i Progetti a carattere collettivo, locali (PIRAP – Progetti Integrati Rurali nelle Aree Protette e PSL – Progetti di Sviluppo Locale) e settoriali (PIF – Progetti Integrati di Filiera e PTS – Progetti Tematici di Sviluppo), offrono la possibilità di orientare gli interventi sulla base di indirizzi di filiera e territoriali in un sistema di relazioni partecipato tra gli attori dello sviluppo locale e settoriale. Tale sistema organizzativo riconosce un ruolo cruciale ai territori e alla capacità progettuale dei partenariati locali e, per questo, rappresenta una grande opportunità per poter formulare proposte e ricevere risposte concrete alle esigenze del territorio consentendo così il rilancio dell’agricoltura sannita.
Ne sono difatti una testimonianza i Progetti Integrati di Filiera che hanno visto il nostro territorio, in un faticoso lavoro di concertazione tra soggetti pubblici e privati, esprimere la sua grande vocazione in produzioni quali vino, zootecnia da carne e comparto cerealicolo. Progetti importanti che devono fare sistema con le iniziative promosse dai GAL e con gli altri strumenti come i Progetti di Sviluppo Locale e dunque l’iniziativa LEADER".