CULTURA
Stasera Pat Metheny al teatro Gesualdo di Avellino

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E’ in calendario stasera ad Avellino una delle quattro date italiane del tour di Pat Metheny, ospite del Teatro Carlo Gesualdo con il suo trio storico, formato dal contrabbassista Larry Grenadier e dal batterista Bill Stewart. L’appuntamento, organizzato dall’assessorato alla Cultura del Comune e prodotto dalla Rico 2000 di Benevento, è in programma alle ore 21.
“Al Gesualdo – si legge in una nota – l’artista si esibisce insieme al ‘Trio delle meraviglie’, con la formula essenziale, da lui più amata, chitarra-basso-batteria (come definisce Pat in stile "Old School") estremamente efficace e raffinata, che permette di mettere in grande evidenza le sapienze dei musicisti in gioco, il tutto grazie anche alle qualità tecniche di Grenadier, che Pat ha più volte indicato come il suo bassista perfetto, e di Stewart, considerato come uno dei migliori batteristi jazz degli ultimi 15 anni.
Un concerto che ripercorrerà il suo bellissimo disco, ‘TRIO 99> 00’, in cui Metheny ha in pratica realizzato il suo manifesto per il nuovo secolo, confezionando un disco cristallino che arriva a coronare una carriera ultraventennale di grande successo aprendo al contempo un nuovo capitolo.
Metheny ha vinto 18 Grammy Award, ha inciso in solo, in duo, in trio e con il suo gruppo, ha composto colonne sonore collaborando con Jaco Pastorius, John Scofield, Charlie Haden, Jim Hall, Ornette Coleman, Brad Mehldau, Dave Holland e molti altri, inclusi anche alcuni vocalist come Celine Dion e David Bowie.
Artista poliedrico, alla guida del Pat Metheny Group ha firmato alcuni dei più straordinari e geniali episodi del jazz moderno. Instancabile ricercatore di tecnologie e strumenti, è considerato oggi il più grande chitarrista jazz vivente e il più grande interprete della chitarra synth.
Durante tutta la sua carriera Metheny ha continuato a ridefinire il genere utilizzando le nuove tecnologie e lavorando costantemente per evolvere il potenziale improvvisativo e acustico del suo strumento, ma già dagli esordi con il vibrafonista Gary Burton, mostrava quello che sarebbe poi diventato il suo stile distintivo: uno stile che unisce l’articolazione duttile tipica dei fiati, ad una avanzata sensibilità armonica e ritmica.
Il costo dei biglietti è di 45 euro in platea e di 35 euro in galleria.