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Benevento e la battaglia ‘tripartita’ contro la Luminosa
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C’è, come dire, un ‘timing’ che rasenta la perfezione nel non fare in modo che gli eventi si affastellino l’uno sull’altro, perdendo di senso ed impatto sull’opinione pubblica. D’altronde, è una battaglia per l’ambiente, combattuta questa volta anche con il conforto delle istituzioni locali, nei loro massimi livelli e non solo. E’ una battaglia per la salute dei cittadini di Benevento e per la salvaguardia dell’ambiente: si possono considerare, questi, argomenti di scarso interesse?
Impossibile, ovviamente.
Eppure.
Pochi esempi.
Sullo spirare di ottobre ecco l’assemblea in cui il “Comitato No Luminosa” invita appunto i politici locali a prendere, pubblicamente, una posizione contro il sostanziale via libera concesso dal Ministero dell’Ambiente all’installazione di una centrale a turbogas nell’area di sviluppo industriale di contrada Ponte Valentino.
E in questo fine settimana (invero preceduto ad opera del medesimo comitato dal momento di presentazione del pregevole spot Vestoso-Solot), per tornare alla più stringente attualità, ci sono in piazza Torre i banchetti del WWF Sannio, coadiuvato dalla Rete Arcobaleno, per raccogliere fondi a sostegno del ricorso al Tar presentato con la decisione ministeriale.
E domani, ohibò, il Forum permanente contro la Turbogas – composto da Altrabenevento, Associazione Nazionale per la Tutela dell’Ambiente, Compagnia di teatro stabile Solot, Rete Commons, Associazione culturale ISIDEA, Sindacato SLAI COBAS, Cittadini in Movimento, Rete Rose Rosse, ORA – ha allestito una conferenza stampa nella sala consiliare di palazzo Mosti perché si riduca la distanza fra le opinioni (politiche) ed i fatti concreti.
Qui il senso di quel che si diceva a proposito dell’impatto sull’opinione pubblica: martellante – per carità su temi nobili – , perché moltiplicato per tre. Ma perché moltiplicato per tre? Un unico obiettivo e tre comitati civici, in sostanza. E’ comprensibile che nell’opinione pubblica si possa creare dispersione nella cattura dell’interesse. E certa parte dell’opinione pubblica potrebbe pure arrivare a sussurrare, a fior di labbra, l’antico adagio sulla prevedibile frantumazione delle sinistre nel rivendicare collocazioni sempre più a sinistra di certa sinistra, e così via. Con l’ovvia conseguenza di valutare l’autoreferenzialità, nei fatti della attuale tripartizione, come elemento concettuale che precede il raggiungimento degli obiettivi.