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Finanziamenti sempre più esigui, l’Unione Ciechi ha dichiarato lo stato di agitazione

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Con una nota inviata agli organi di stampa, il Presidente Regionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, Pietro Piscitelli, ricorda dapprima che "con legge regionale 2 agosto 1982, n.34 la Regione Campania, in considerazione dell’elevato rilievo sociale delle predette funzioni svolte dall’Unione Italiana dei Ciechi e al fine di consentire all’ente di perseguire i propri compiti istituzionali, sia associativi che di rappresentanza e tutela dei minorati della vista, concesse, a titolo di contributo annuo, l’erogazione della somma di lire cento milioni.

Con la legge regionale 28 febbraio 1987, n.12 il contributo annuo in favore dell’Unione Italiana dei Ciechi fu incrementato a lire duecento milioni. La legge regionale 24 dicembre 1997, n. 20, all’art.11 dispose poi che il contributo annuo in favore dell’Unione Italiana Ciechi della Campania fosse determinato annualmente con la legge di bilancio. Ciò ha consentito all’Unione Italiana Ciechi della Campania di poter usufruire, nel tempo, anche di stanziamenti congrui.

Nonostante le assicurazioni volte a garantire l’eguale stanziamento, – continua ancora Piscitelli – anno dopo anno, è accaduto che nel bilancio di previsione 2002 si sia drasticamente disposta la riduzione dello stanziamento al 50% di fatto privando l’Unione Italiana dei Ciechi degli strumenti finanziari con i quali fornire supporto alle proprie attività, molte delle quali svolte in posizione vicaria rispetto alle competenze istituzionali di spettanza dell’ente Regione. Diversamente che in altre Regioni, dove il contributo finanziario annuale non solo è indiscusso, ma con interventi normativi successivi è addirittura incrementato, in Campania l’ultimo contributo previsto, per l’anno 2010, ammonta appena a €. 22.500,00, peraltro non ancora neanche liquidato.

Il 21 marzo 2011 il Presidente del Consiglio Regionale della Campania assegnava alla VI Commissione Permanente per l’esame e alla II Commissione Permanente per il parere la proposta di legge, su iniziativa del consigliere Ruggiero Antonia, n. 180 del registro generale “Iniziative regionali per i non vedenti e gli Ipovedenti della Campania”, approvata all’unanimità in data 12 luglio 2011 dalla VI Commissione, con interventi di modifica dei consiglieri Pica Donato e Del Basso De Caro".

Sulla scorta di tali considerazioni e "ritenuto del tutto ingiustificato il tempo fino ad oggi trascorso senza il provvedimento della II^ Commissione, tenuto conto dell’importanza della proposta di legge di cui sopra per la piena integrazione dei minorati della vista in Campania in relazione alle particolari esigenze derivate dalla cecità in un contesto territoriale difficile per l’assenza totale dello stato sociale", l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti della Campania, ha dichiarato "lo stato di agitazione della categoria fino al raggiungimento di notizie certe e concrete sulle possibilità di attuazione dei programmi delle attività in favore dei non vedenti della Campania, previste nel disegno di legge".

 

 

 

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