Comune di Benevento
Danno erariale, il Comune di Benevento ha deciso di riscuotere

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Sono divenute esecutive le due sentenze del 2011, 976 e 1231, con cui la Corte dei Conti della Campania ha condannato figure amministrative e politiche del principale ente cittadino per “danno patrimoniale da mancate entrate e disservizio in favore del comune di Benevento”. Il riferimento è al condono della depurazione anno 2003 (sentenza 976/2011) e quello relativo alle violazioni del codice stradale all’interno del condono della Finanziaria 2003 (sentenza 1231/2011): nel primo caso si tratterebbe di far affluire alle casse comunali circa tre milioni di euro, nel secondo poco più di quattrocentomila. Il governo dell’epoca faceva riferimento politico al centrodestra ed era retto dal primo cittadino D’Alessandro.
La novità rispetto al tema già conosciuto è data ora dall’atteggiamento che intende mantenere il Comune. Che ha deciso, ricevuta la notifica delle citate sentenze, di dare mandato al suo Settore Legale perché provveda al recupero di tali crediti (accetterà ovviamente anche pagamenti a rate…). Fra l’altro è quanto, con una nota affidata alla stampa nei primi giorni dello scorso mese di settembre, chiedeva il Movimento Città Sostenibile del portavoce Giuseppe Falzarano: “Il Sindaco di Benevento di metta in atto tutto l’iter procedurale nei confronti dei responsabili per il recupero delle somme ad ognuno imputate, per non creare altro disservizio al Comune di Benevento e ai suoi cittadini. E accantoni le somme che si andranno a recuperare, per utilizzarle per la riqualificazione di zone degradate della città, per una “giustizia giusta” e rendere ai cittadini di Benevento il servizio che essi aspettano da una amministrazione che si dichiara efficiente, ma che in realtà non lo è”. Proposta davvero di utilità sociale, e comunque le somme eventualmente recuperate andranno iscritte in bilancio, nel capitolo proprio dedicato a “Recuperi ed Entrate diverse”.
La generazione dei politici del tempo, invero non lontano, è in larga parte assente dagli organismi istituzionali così come delineati dall’attualità, ma qualcuno ancora c’è, e con incarichi tutto sommato di prestigio. E ci sono casi in cui il Comune dovrà… guardarsi allo specchio e riscuotere all’interno: minoranza d’allora, maggioranza ora.