POLITICA
‘Benevento con la Scuola di Magistratura non c’entra nulla’

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“Condividiamo a pieno la delusione manifestata dal deputato Mario Tassone, promotore dell’interrogazione parlamentare a cui il ministro della giustizia ha inutilmente ribadito ‘l’intendimento’ di confermare Catanzaro quale sede meridionale della Scuola, con ciò mantenendo la fumosità di una faccenda che, con tale ambiguità, va avanti da cinque anni. Ma c’è di peggio: il guardasigilli si è pure affrettato a tranquillizzare gli ambienti beneventani. Lo stilema è dunque quello dei suoi predecessori, e cioè il rifiuto di accogliere la verità storica e politica che attesta – nell’era Mastella – il vergognoso dirottamento della Scuola da Catanzaro a Benevento, senza alcuna plausibile ragione. Ciò che poi è accaduto negli anni è noto e concerne ricorsi nei tribunali (fra cui rimarchiamo quello del nostro movimento che ha contribuito a definire profili poi rivelatisi utili) e atteggiamenti politici che hanno consolidato una situazione moralmente sghemba”: sono le note vergate dal Movimento Civico Catanzaro nel Cuore, e non lasciano spazio a fraintendimenti.
“Dispiace constatare – prosegue – che a causa di un pessimo agire politico si siano create, nostro malgrado, delle antipatiche contrapposizioni fra il nostro territorio e quello sannita, che sarebbe il caso di sanare senza però alterare la verità storica dei fatti. Benevento, con la Scuola di Magistratura, non c’entra nulla: è subentrata a Catanzaro con un atto di prepotenza da parte di Mastella. In quest’ottica anche l’ipotesi delle due sedi, una in Calabria ed una in Campania, è da rigettare senza mezzi termini. Il ministro Nitto Palma dovrebbe prenderne atto e firmare un decreto che ripristini nel capoluogo calabrese l’unica sede meridionale. Anche il riferimento al Consiglio di Stato, che il guardasigilli ha evocato durante la sua risposta al question-time, ci è parsa pericolosa perché lascia intendere un comportamento remissivo e pilatesco da parte del Ministero il quale – se così fosse – abdicherebbe al suo ruolo per delegare comodamente terzi su una faccenda che invece deve risolvere al suo interno".