POLITICA
Riforme, ‘speriamo si recuperi lo spirito per farle insieme’

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“Nessuna volontà di insabbiare il ddl sulla riduzione del numero dei parlamentari: quella del Pd è una “polemica insensata”.
E’ la risposta dei vertici del PdL al Senato che respingono al mittente l’accusa di voler affossare il ddl che si trova all’esame della commissione Affari Costituzionali di Palazzo Madama e che ieri e’ stata inglobato dal ddl Calderoli.
“Da sola – ha spiegato il capogruppo dei senatori PdL, Maurizio Gasparri – la riduzione dei parlamentari non sarebbe risolutiva di tutta una serie di inefficienze. Noi vogliamo meno parlamentari e un Parlamento migliore. Un obiettivo che è possibile raggiungere in un confronto positivo tra tutte le componenti politiche del Parlamento. E’ una sfida a noi stessi e a tutto il Parlamento”.
Gaetano Quagliariello, vicecapogruppo PdL, aggiunge: “La polemica del Pd più che sbagliata è insensata. Noi abbiamo chiesto l’urgenza sul ddl Calderoli e inglobato il ddl di riduzione dei parlamentari, perchè questo deve essere rapportato al nuovo Parlamento” che con la riforma costituzionale avrebbe due Camere con competenze diverse, con la nascita del Senato federale, e meno parlamentari. “Andare avanti con quel ddl, sarebbe stata una contraddizione in termini, ci sarebbe stata una confusione del lavori incredibile. La precedenza la deve avere la legge più ampia, non quella ristretta, questa è logica. Oggi – prosegue – ci vogliono circa 500 giorni per fare una legge. Con una sola ‘navetta’, il tempo verrebbe dimezzato”.
“Noi abbiamo chiesto l’urgenza – spiega ancora Quagliariello – cioè il dimezzamento dei tempi, e in commissione abbiamo chiesto due sessioni, martedi’ e giovedi’, da dedicare solo alle riforme. Stamattina Boscetto ha fatto la relazione, quindi l’iter è già partito. La nostra proposta non è uno strappo e siamo contenti che le opposizioni abbiano votato l’urgenza. Siamo per il dialogo ma deve essere un dialogo possibile”. Le dimissioni dell’altro relatore, Enzo Bianco (Pd), sono per Quagliariello “un’iniziative inutile, solo propagandistica perche’ da un punto di vista pratico non cambia assolutamente nulla”. “Dire che non vogliamo ridurre il numero dei parlamentari – aggiunge – è un paradosso. Va bene la polemica nel merito, ma non si puo’ dire che vogliamo buttare la palla in calcio d’angolo”.
Sui tempi, l’auspicio è che si approvino le riforme (con il doppio passaggio parlamentare e i tre mesi di pausa) prima dell’estate, sempre che, come sottolinea Quagliariello, non ci siano “imprevisti politici”. Pasquale Viespoli (Cn) conclude: “Mi auguro che al di là delle schermaglie di questo periodo si possa recuperare lo spirito per fare le riforme insieme”.