Calcio
La crescita del genitore, un tassello dello sviluppo del giovane sportivo

Ascolta la lettura dell'articolo
Venerdì 4 Novembre 2011, alle ore 17:30, presso il Salone d’Onore del CONI di Benevento, si terrà un incontro formativo denominato “Essere Genitori… – La crescita del genitore quale tassello dello sviluppo del giovane sportivo”, diretto dal dott. Sammy Marcantognini, responsabile del Settore Nazionale A.S.I. (Alleanza Sportiva Italiana), esperto in Psicologia dello Sviluppo, e dalla dott.ssa Sabrina Molino, delegato territoriale A.S.I. per la Provincia di Roma e la Campania, esperta in Psicologia dello Sport.
L’evento è organizzato dalla Scuola Calcio dell’Atletico Foglianise e dall’A.S.I. – Settore Psicologia dello Sport, con il patrocinio del CONI di Benevento e con la collaborazione delle associazioni sportive Real Apice, Cestistica Benevento ed ADP Libertà.
“La psicologia – si legge nella nota diffusa alla stampa – può aiutare i genitori dei piccoli atleti a vivere lo sport in maniera sana. “Diritto di divertirsi e di giocare come un bambino”, “Diritto di non essere un campione” sono solo alcuni degli undici articoli della “Carta dei diritti del bambino nello sport” stipulata a Ginevra nel 1992 dall’UNESCO; sono semplici parole ma allo stesso tempo intense. Divertirsi, giocare, non avere l’obbligo di essere un campione sono gli obiettivi che inconsciamente ogni bambino si propone quando affronta l’avventura di uno sport. Tutto il resto per lui ? superfluo, anche se sempre più spesso diventa fondamentale a causa della pressione esercitata sui piccoli dall’ambiente circostante. Genitori, allenatori e società sportive si coalizzano in una ricerca spasmodica di performances e risultati spesso senza chiedersi se davvero tutto ci˜ possa fare del bene al bambino o non risponda invece a interessi o desideri che non gli appartengono. Fin da piccoli i giovani sportivi vengono spesso considerati come dei potenziali campioni, salvo poi essere esclusi dal giro alle prime prestazioni non riuscite, con conseguenze spesso negative e frustranti. é chiaro come questo sistema, basato su una incomprensione delle reali esigenze dei bambini, non miri al benessere psico-fisico dei giovani sportivi, quanto a soddisfare delle ambizioni dei “grandi”, e possa spesso portare ad un abbandono delle attività sportive da parte dei bambini oppure ad un’esasperata ricerca del risultato. In poche parole i giovani devono avere il diritto di gareggiare per se stessi e non per dimostrare ai vari adulti successi non propri ma insiti nelle motivazioni inconsce dei “grandi”.
Ed è appunto al prevenire un clima di esasperazione totale che mira questa prima giornata di incontro formativo comportamentale per genitori, promossa dalla Scuola Calcio dell’Atletico Foglianise. Il considerare il proprio figlio come una persona che deve essere educata e che non deve diventare per forza un campione da allenare, il considerare in prima istanza sempre il benessere fisico e psicologico del bambino al proprio, il ricordare che gli allievi sono bambini e non piccoli adulti, saranno alcuni dei temi trattati il prossimo venerdì 4 Novembre.