Medio Calore
San Giorgio del Sannio, sull’edificio ex poste ‘ancora nessuna informazione ufficiale’

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Rosanna Carpentieri, coordinatrice del Comitato Cittadini per la Trasparenza e la Democrazia ed anche a nome del MoVimento Verso San Giorgio del Sannio a Cinque Stelle, torna ancora con un infuocato scritto sulle procedure di abbattimento e di sospensione dei lavori dell’edificio ex Ufficio Postale “interessato da amianto”, sito alla via Alcide De Gasperi in San Giorgio del Sannio (Benevento), avviate lo scorso 22 e 23 settembre e rispetto alle quali ha prodotto sia un’istanza di accesso agli atti amministrativi che una segnalazione alla Prefettura.
La Carpentieri, in quest’ultima nota, prima ripercorre la storia dell’edificio: “Tale edificio prefabbricato, utilizzato per anni da Poste Italiane, sembrerebbe contenere amianto, tant’è che gli impiegati che hanno prestato servizio in quella sede hanno beneficiato del prepensionamento proprio per questo motivo. In Italia sono ancora numerosissimi gli edifici postali corrispondenti a quella tipologia di prefabbricato, costruiti tra il 1960 e il 1985, le cui pareti, coperture e tubature contengono amianto e che sono stati bonificati o sono da bonificare”. Relativamente a ciò, “il Comune pare essere in possesso degli esiti di un’analisi svolta dall’ARPAC nel corso dell’anno 2002, analisi dalla quale risulterebbe che gli esami sarebbero stati negativi per “fibre minerali” e lo stesso Ente come riferito nel civico consesso in data 30.09.11 è al corrente però di una successiva analisi dell’Arpac effettuata nel 2004, anno di acquisto del prefabbricato da parte del Comune, dai cui rapporti di sopralluogo ed accesso emergerebbe in modo inequivoco che le indagini Arpac sono positive per la riscontrata presenza nell’edificio di crisolito, materiale ancora più pericoloso dell’amianto. in data 23.09.2011 l’edificio sventrato ed in buona parte abbattuto da ditta resa ignota alla cittadinanza per omissione del cartello di cantiere, era manchevole di buona parte delle pareti, muri divisori, coperture, bagni, tubature, pavimenti e nostri colloqui telefonici informali con la dirigente dell’ARPAC, dott.ssa Barricelli, hanno confermato ciò che appare notorio e verosimile a uomini di media intelligenza e cioè che le analisi fatte e nel 2002 e nel 2004 e negli anni successivi “non escludono che in alcune parti della struttura ci sia amianto e che, con probabilità molto vicine alla verità, ci sarebbe amianto sia nella pensilina che nelle tubature ed altro “.
A questo, prosegue Carpentieri, si aggiunga il dato che ”ci sono state diverse chiamate di cittadini sangiorgesi al Comando Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente per sollecitare interventi di verifica sull’area e che tale Comando Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente ha sollecitato l’intervento del locale Comando Carabinieri di San Giorgio del Sannio; che i lavori di demolizione sono stati bloccati in data 23/09/2011, solo dopo che la dispersione di fibre di amianto e crisolito era già avvenuta per effetto dei lavori di abbattimento decisi dall’amministrazione comunale e che il cantiere ha presentato ab initio e tuttora presenta evidenti difetti normativi e lacune informative, a partire dalla mancata esposizione della cartellonistica di cantiere con tutte le indicazioni obbligatorie per legge (committente, denominazione della ditta incaricata, tipologia di lavori, data di inizio e data di fine lavori, etc.) nonché la mancata pubblicazione ed esposizione sul cantiere del provvedimento dell’autorità di polizia o dell’autorità giudiziaria, con cui è stata ordinata la immediata sospensione dei lavori. Inoltre, nel pomeriggio del 23 settembre 2011 è stato affisso, non si sa da chi – in quanto ancora una volta non indicato – all’ingresso dell’edificio un cartello giallo recante la scritta “Attenzione!Pericolo Amianto”. Ora, l’’esposizione all’amianto, ovvero alle fibre di amianto o dell’asbesto o del crisolito, materiali friabili e fibrosi, le quali per effetto di qualsiasi tipo di sollecitazione (lavorazione e manipolazione, vibrazioni, infiltrazioni di umidità) è facile che sprigionino nell’aria particelle di dimensione ridottissima che, una volta inalate, sono in grado di depositarsi negli alveoli polmonari, nei bronchi e nella pleura, provoca danni irreversibili e tumorali ai tessuti e l’insorgenza di malattie polmonari incurabili. Sulla scorta di tutto ciò sempre il 23.09.2011 ho formulato istanza urgente di accesso agli atti, ai sensi della legge n.241/90 , tramite posta elettronica certificata, da farmi visionare e rilasciarsi in copia entro le 24 ore successive alla richiesta e siccome l’amministrazione comunale ingiustificatamente non ha ancora risposto in merito alla istanza, chiedo con estrema urgenza ai sensi e per gli effetti del d.lgs.n. 195 / 2005 recante l’ “attuazione della direttiva 2003/4/CE sull’accesso del pubblico all’informazione ambientale” al Comune di San Giorgio del Sannio- U.T.C. il rilascio di copia integrale della pratica edilizia completa inerente la costruzione dell’edificio ex ufficio postale con tutti i relativi allegati grafici e non”. Ed in assenza di riscontro entro i termini previsti, “ci riserviamo il diritto di denunciare in sede giurisdizionale l’omessa informazione ambientale e di produrre una rivalsa giuridica prossima e futura per danno biologico ed esistenziale causato dall’esposizione continua ad amianto”.