CRONACA
‘Cattiva indagine’: citata la Guardia di Finanza per 6 milioni di euro

Ascolta la lettura dell'articolo
Presso la Sezione Civile del Tribunale di Guardia Sanframondi (Benevento), GOT Avv. Giuseppe Puorto, si è tenuta la prima udienza della causa promossa dalla “Vitivinicola Monte Pugliano S.r.l.”, difesa dall’avv. Massimo Scetta, contro la Guardia di Finanza (Avvocatura dello Stato), e per essa, il MEF, volta ad ottenere il risarcimento dei danni (circa sei milioni di euro), per una “cattiva indagine” posta in essere nel 2005 dalla Guardia di Finanza.
Nell’ottobre del 2005 la Guardia di Finanza di Telese Terme (Benevento), competente per territorio, eseguiva, d’iniziativa, una verifica amministrativa presso la Vitivinicola Monte Pugliano, orientata “prioritariamente ad accertare il corretto impiego dei finanziamenti pubblici ex Legge 488/92”.
Al termine della attività di polizia amministrativa, la Guardia di Finanza rilevava, a suo giudizio, una serie di presunte irregolarità, in quanto si ritenne che la società “Vitivinicola Monte Pugliano S.r.l.”, e per essa il legale rappresentante, Emilio Parlapiano, avesse dichiarato falsamente al Ministero delle Attività Produttive di Roma e alla Banca concessionaria, la B.N.L., di aver corrisposto alle varie imprese somme maggiori di quelle realmente versate, al fine di ottenere la seconda tranche del contributo economico, con un totale fittizio dichiarato in più di € 438.378,89”.
Per tali motivi, la Guardia di Finanza, redigeva l’informativa di reato diretta alla Procura della Repubblica di Benevento, instaurando il procedimento penale N. 2881/06/21, poiché si ravvisavano, a carico del Parlapiano, gli estremi del reato di falsità materiale e tentata truffa in danno dello Stato. In seguito, la notizia di reato trasmigrava presso la Procura di Roma (Sostituto Procuratore Dr. Giovanni Di Leo), ritenuta competente, dove si instaurava il procedimento penale n. 05/55443 R.G.
“Finalmente – si legge in una nota diffusa alla stampa – , anche se “Alea iacta est (ormai il danno maggiore già si era concretizzato), si giungeva alla chiusura delle indagini, che si concludevano con decreto di archiviazione 09-02-2007, emesso dal GIP del Tribunale di Benevento – (dott. Sergio Pezza), poiché “la notizia di reato è infondata”. Questa la tesi sostenuta in giudizio dall’attore: “… L’esito dell’attività posta in essere dal Comando della Guardia di Finanza operante, veniva, senza attendere l’ulteriore esito delle indagini preliminari, avventatamente comunicato al Ministero delle Attività Produttive, che sospendeva immediatamente il finanziamento già concesso, richiedendo, altresì, la restituzione della prima quota di contributo già versata. È proprio da questo punto iniziano i gravi problemi economici della Vitivinicola Monte Pugliano: finanziamento revocato, perdita di fiducia delle banche, credibilità del rappresentate legale gravemente minata, ….. mandando, così, in frantumi un’azienda con più di cento onesti lavoratori ….”.