Regione Campania
Rifiuti a Napoli, la Commissione europea ha deciso per la messa in mora

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La Commissione europea ha deciso l’invio all’Italia di una lettera di messa in mora per la situazione dei rifiuti a Napoli. Il passo successivo, in caso di inadempienza, è il ricorso alla Corte di giustizia Ue insieme a sanzioni pecuniarie.
Con questo forte avvertimento la Commissione europea – si legge – "preme sull’Italia affinché trovi soluzioni efficaci a breve e lungo termine per la gestione dei rifiuti in Campania, regione che su questo fronte è stata al centro di ripetute crisi che destano non poche preoccupazioni in quanto ormai da vari anni stanno mettendo in pericolo la salute umana e l’ambiente". Si ricorda poi all’Italia "la necessità di conformarsi alla sentenza del 2010 della Corte Ue".
"La Campania non ha ancora un adeguata rete di gestione dei rifiuti". E’ quanto si legge nella lettera di messa in mora all’Italia sulla questione rifiuti del commissario europeo all’Ambiente Janez Potocnik. Per la Commissione, nell’attesa che vengano realizzati i termovalorizzatori di Napoli e Salerno, "occorre urgentemente fare in modo che quanti più rifiuti possibile siano inviati a smaltimento o recupero in altre regioni italiane o in altri Paesi" e "realizzare nuove capacità di discariché". La Commissione ricorda che "l’Italia ha operato la scelta di rendersi autonoma per la gestione dei rifiuti su base regionale" cosa che per la stessa Commissione "resta un principio applicabile". Nonostante i passi avanti compiuti rispetto alla crisi del 2008, la Commissione sottolinea che la Campania "é caratterizzata da instabilità nella gestione dei rifiuti e i risultati fin qui raggiunti non sono ancora sufficienti": si tratta di un sistema che "continua ad essere caratterizzato da una più o meno seria instabilità". La Commissione precisa che le stesse Autorità italiane "constatano che per soddisfare le esigenze di smaltimento rifiuti in Campania, occorre aumentare la capacità delle discariche presenti, realizzare nuove discariche, aggiungere tre inceneritori a quello già esistente di Acerra (Salerno, Napoli e Caserta ndr) e incrementare raccolta differenziata e riciclo".