Scuola
‘Non vedo alcun miglioramento rispetto allo scorso anno…’

Ascolta la lettura dell'articolo
Vicenda precari della scuola. Riceviamo, e pubblichiamo, la lettera aperta all’europarlamentare di Benevento Mazzoni da parte della figlia di Daniela Basile, insegnante in lotta, e cioè Gaia Russo.
***
“Onorevole Erminia Mazzoni, si ricorda di me?? Le rinfresco la memoria, sono Gaia Russo, la figlia quattordicenne di Daniela Basile. Ho visto riapparire il mio nome sui giornali anche quest’anno, e mi è capitato di leggere la sua risposta del 01/09/2010. Riporto le frasi che mi hanno coplito maggiormente:
”Cara Gaia,
rispondo alla tua lettera pubblica perché il tuo appello rappresenta un prezioso esempio di partecipazione civile oltre che un importante segnale di affetto filiale, che non può restare sospeso. Quando si parla di diritti e, come tu suggerisci, di dignità, bisogna rispondere con i fatti”
Molto bene, ma ora risponda a questo, dove sono i fatti?? No perchè io non vedo alcun miglioramento rispetto alla situazione dell’anno scorso. Io vedo solamente politici che si riempiono la bocca di promesse che puntualmente non mantengono, e precari, disoccupati e giovani sui tetti e in sciopero della fame. Riporto una seconda parte della sua riposta: ”Nelle prossime ore dovrebbero essere resi noti ufficialmente i termini dell’intesa raggiunta.
Spero questo sia solo l’inizio di un dialogio costruttivo che possa per il futuro consentirci di prevenire le emergenze e di gestire, in un percorso partecipato, le questioni di cui la politica deve occuparsi”.
Bene onorevole, il piano prevedeva che bisognava utilizzare dei soldi per far lavorare i precari, e magicamente non si spiega comequei soldi si sono volatilizzati, insieme ai fatti. Lei doveva lavorare insieme ai suoi colleghi per evitare le emergenze, e queste emergenze sono peggiorate a vista d’occhio. I fatti parlano chiaro onorevole e con immensa delusione mi rendo conto che troppo spesso voi adulti amate usare parole importanti come “dignità” “diritti” “giovani e amore filiale” per fare scena. Sono doppiamente delusa perchè come adolescente non solo mi sento incapace di dare il mio contributo e non solo mi rendo conto che è impossibile che un adulto ascolti le parole di un giovane che spesso definite “immaturo” ma mi sono sentita usata e strumentalizzata da lei e dai suoi colleghi.
Avete usato il mio nome per dire che avreste risolto tutto e non è stato per niente un gesto nobile. Da un adulto mi sarei aspettata maturità e soprattutto voglia di fare davvero qualcosa. Che esempio state dando a noi giovani? Quello di promettere e non mantenere? Quello che è legale prendere in giro la gente? Quello che tutto è permesso anche inquinare e deturpare gli ambienti e licenziare la povera gente? Caro onorevole in tutta sincerità il mondo che ci state consegnando non è per niente bello e ci garantite solo un futuro che non c’è. Non mi piace quello che vedo e non piace nemmeno ai miei coetanei: ci additate spesso come generazione di sconvolti e vuota mentre voi fate l’opposto di quello che dite e di quello che scrivete nelle leggi e nella Costituzione senza darci nemmeno la possibilità di dire qualcosa. E con questo chiudo consapevole che le parole di una ragazzina che sogna un mondo diverso voleranno via col vento”.