POLITICA
Abolizione Province, un ddl costituzionale di tre articoli

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Il disegno di legge costituzionale sull’abolizione delle Province varato in Consiglio dei Ministri consta di soli tre articoli, che vanno ovviamente ad incidere nella carne viva della Carta, mutando appunto, con il primo articolo, il Titolo V della stessa ed introducendo in luogo degli enti soppressi le aggregazioni (unioni) dei comuni per il governo delle vaste aree. L’obiettivo sarebbe quello di contenere e ridurre i costi sia amministrativi che politici. Discendono di qui ovvie modifiche ad altri articolo della Carta, contenute sia nell’articolo 2 del ddl che nelle disposizioni finali.
In sintesi, al posto delle province ci saranno unioni di Comuni e Città metropolitane. Queste ultime, scrive Il Fatto Quotidiano, comprendono una grande città e i comuni a essa legati per questioni economiche, sociali, di servizio, e territoriali. Per l’ordinamento giuridico il territorio della città metropolitana coincide con il territorio di una provincia o di una sua parte e comprende il comune capoluogo.
I provvedimenti seguiranno un iter parlamentare più articolato rispetto a quello della legge ordinaria: doppia lettura e una doppia approvazione in ciascuno dei due rami del Parlamento, con un intervallo non inferiore a tre mesi tra una lettura e l’altra.
Nel dettaglio, il ddl costituzionale sulla soppressione degli Enti prevede che le Regioni dispongano di un anno per l’attuazione della nuova forma di associazione dei comuni che governerà l’area. Nel disegno di legge, sottolinea Liberonews, viene inoltre chiarito in base a quali valutazioni le Regioni potranno disciplinare le modalità di esercizio delle funzioni di area vasta: si dovrà tenere conto dei "connotati particolari del proprio territorio. Ad esempio, dovranno essere considerati indici quali l’assetto istituzionale (numero dei Comuni), la densità di popolazioni, gli aspetti morfologici e fattori socio-economici. La forma associativa entrerà a regime, nelle singole Regioni, a decorrere dalla cessazione del mandato amministrativo provinciale in corso. In caso di inerzia regionale, la Provincia, sempre a decorrere dalla cessazione del mandato amministrativo provinciale in corso alla data di scadenza del termine annuale, è soppressa ed i Comuni che ne fanno parte sono costituiti ope legis in unione di Comuni.