CULTURA
Benevento Città Spettacolo, il programma di domani

Ascolta la lettura dell'articolo
Dopo lo stop di oggi, Città Spettacolo riprende con un concentrato di emozioni cadenzate lungo l’intera giornata di martedì 6 settembre.
Alle 19:00 all’Hortus Conclusus andrà in scena “Ferito a morte – Preludio”, tratto dal romanzo Premio Strega del 1961 di Raffaele La Capria. Una produzione Napoli Teatro Festival Italia in coproduzione con Teatro Stabile di Napoli e Vesuvioteatro. Si tratta di un melologo ispirato a quella linea narrativa del romanzo in cui il lirismo onirico elegge, con stupefacente credibilità, una bella giornata, una spigola, una donna, le voci d’intorno, l’acqua stagnante nei recessi timpanici ed altro ad artefici di una liturgia del tempo sospeso. Questo Preludio è una concertazione del dire che, assecondando l’intento stilistico cui la citazione iniziale sottende, vuole lasciare verbo e spazio solo alla sofisticata semplicità delle parole.
Al Museo Arcos, alle 19:00, alle 20:15 e alle 21:30, arriva l’attesissima prima nazionale di Fermentaciòn (Il viaggio dell’Uva). Enrique Vargas propone una suggestiva e coinvolgente esperienza ludico sensoriale che racconterà agli spettatori il segreto e il rischio di svelare l’anima che abita nel vino. Dalla foglia al ramo, al tronco, alla vigna, fino a riscendere nella profondità della terra, da dove, come una premonizione, come sogno e come una certezza, anticipava la sua trasformazione in vino.
Alle 19:30, al Mulino Pacifico, la prima nazionale di “Medea” di Antonio Tarantino, regia Alessandra Tutolo. “Ristretta in uno spazio claustrofobico che divide con una vigilatrice – si legge nella scheda -. Ristretta anch’essa. Una donna, straniera. Disperata. Imbarbarita. Forse un carcere. Forse una scatola cranica. La cattività induce alla parola. Il mito greco è solo un ricordo, tutto è già avvenuto. O forse non è avvenuto niente. L’identità viene rimodulata. Come sempre, in galera. Rabbia ma anche ansia di spiritualità. Distorsione della sessualità e tentativo di annullare memoria. Possibilità che la morte sia slancio liberatorio”.
Alle 20:30 al Teatro De Simone un’altra prima nazionale: “Mi manca la giraffa”, imprevisto esotico a partire dal repertorio del Quartetto Cetra. Drammaturgia elaborazione musicale e regia di Paolo Coletta. Un musical rock da camera. Un viaggio onirico attraverso il mondo della musica e del teatro tra titani defunti della composizione e spettri di attrici e drammaturghi viventi. Una bizzarra Donna Invisibile ci accompagna alla scoperta di luoghi dai confini indefiniti inseguendo una misteriosa giraffa. Sullo sfondo le divertenti canzoni del Quartetto Cetra, riproposte in una chiave inedita e elettrizzante. Protagonisti quattro versatili giovani interpreti della scena napoletana e un travolgente quartetto di strumentisti. Più che una riflessione sulla condizione dell’artista oggi, una genuflessione” dinanzi al creativo di questi tempi bui, stretto tra un passato incancellabile sempre più gonfio e un futuro sempre più asfittico.
Alle 21:30 al Teatro Romano “Urge” di e con Alessandro Bergonzoni. Un allestimento che già dal titolo vuole chiaramente segnalarci un’allerta, una necessità artistica senza sosta e senza indugi. Ma cosa “Urge” a Bergonzoni, che arriva a questo nuovo testo dopo il pluripremiato “Nel”? Sicuramente segnalarci delle differenze che se trascurate possono realmente cambiare il senso delle cose, come quella tra sogno e bisogno. Ma anche dimostrare che la comicità è fatta di materiali non solo legati all’evidente o al rappresentato. E soprattutto mettere i nostri occhi il suo “voto di vastità”: un vero e proprio canone artistico che lo obbliga a non distogliere mai gli occhi dal tutto.