Associazioni
Serino: ma va dapprima unificato il mondo associazionistico venatorio

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La questione relativa alla preapertura della stagione venatoria in Campania, bloccata da una sentenza del Tar di Napoli che ha accolto il ricorso del Wwf ha dapprima dettato parole di amarezza da parte del Vice Presidente nazionale della FIDC,Antonio D’Angelo. Che ha dichiarato: ”Purtroppo ancora una volta una classe politica inefficiente, come quella precedente, ha offerto il fianco ad un ricorso, ritengo privo di ogni fondamento, che ha sospeso la preapertura in Campania. Per gli ambientalisti, a mio parere, è stata una vittoria di Pirro, infatti la preapertura avrebbe offerto all’economia regionale una ulteriore opportunità economica non di scarso rilievo. Nonostante i numerosi appelli che da anni l’associazionismo venatorio ha rivolto alla regione Campania per redarre un nuovo Piano Faunistico, parzialmente annullato circa 10 anni fa, la stessa regione con il suo non fare non consente di effettuare la preapertura in Campania ai circa 40.000 cittadini cacciatori. Questo è quanto, lasciando ai cittadini cacciatori di trarre le giuste conclusioni”.
A questa parole ha però replicato Cesare Serino, presidente provinciale ANUU di Benevento e consigliere comunale di Sant’Agata de’ Goti, che si dichiara in disaccordo con D’Angelo: “Lei e noi associazioni venatorie non dobbiamo essere delusi per quanto un’associazione cosiddetta ambientalista o protezionista ha ottenuto, bensì dobbiamo essere dispiaciuti per le lotte intestine tra le associazioni venatorie, di cui lei è sicuramente consapevole.
Né tantomeno può prendersela con la classe politica in auge: l’attuale governo regionale in merito all’attività venatoria si sta comportando come il precedente, di cosa si meraviglia ? Vuol dire che c’è una continuità dirigenziale ed in particolare di intenti.
Ma se nelle sedi previste il mondo associazionistico venatorio è apparso sempre frammentato ed in alcuni casi talune associazioni venatorie hanno prevaricato altre,ma quale delusione può provare innanzi ad una decisione di sospensiva?
Contribuisca ad unificare il mondo associazionistico venatorio,come così lo è il mondo ambientalistico ed il mondo agricolo, e poi potrà esternare critiche ma soprattutto costruttive alla dirigenza amministrativa e politica.
Si impegni a non far fagocitare da qualche associazione tutte le postazioni previste dalla legge vigente, una normativa tra l’altro obsoleta, ed in particolare si adoperi per la partecipazione ampia e condivisa e soprattutto per far partorire una nuova legge regionale in Campania, che regolamenti la caccia in maniera condivisa e partecipata nel rispetto di tutto e di tutti”.
Solo così possiamo parlare della pratica venatoria e del suo indotto e solo così,tutto il mondo venatorio unito,potrà adoperarsi per far istituire una nuova legge anche nazionale che regolamenti un’attività produttiva depauperata da una classe politica fortunatamente ormai scomparsa in quanto cancellata dal popolo italiano.
Si ricordi che le associazioni venatorie solo se unite, potranno sicuramente soddisfare a tutte le esigenze dei cacciatori".