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Cgil Benevento: una manovra con vere e proprie ‘vendette’

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“Nella manovra del Governo vi sono delle vere e proprie ‘vendette’ verso il lavoro, la sua dignità, i suoi diritti, la sua memoria. Sono state previste – scrive in una infuocata nota la Cgil di Benevento, chiamando a raccolta per lo sciopero generale del 6 settembre prossimo – tutte misure estranee ad una qualsiasi manovra di finanza pubblica, che infatti non hanno ricadute economiche né tanto meno necessità di “urgenza ed indifferibilità” tali da giustificare l’adozione di un decreto legge.
Questa manovra finanziaria non è in grado di contrastare gli effetti della crisi, ha un unico obbiettivo, quello di aggravare ulteriormente le condizioni dei lavoratori, di indebolire il sistema del welfare, di penalizzare ulteriormente il Sud, una manovra che prevede iniziative insufficienti ed insensate, a partire dalla abrogazione della Provincia di Benevento e delle festività laiche del 25 aprile, 1 maggio e 2 giugno.
La CGIL di Benevento metterà in campo tutte le azioni possibili, al fine di evitare l’abrogazione della Provincia, unico baluardo di difesa e di contrattazione con la giunta Regionale: abbiamo visto cosa ne pensa quest’ultima della nostra Provincia, la vede solo come una grande discarica, tanto è vero che il Presidente Caldoro non è mai venuto in veste ufficiale a discutere delle problematiche che attanagliano la nostra realtà.
Eviteremo che i cittadini, i giovani sanniti, i pensionati, le lavoratrici ed i lavoratori siano considerati cittadini di serie B.
Non permetteremo che si cancellino le nostre tradizioni, la nostra storia: nel Risorgimento qui abbiamo combattuto per avere una rappresentanza autonoma locale e non tollereremo che un decreto legge incostituzionale cancelli 150 anni di lotte e di tradizioni.”