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“Le superbie rinnovabili a San Giorgio la Molara”

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L’avvocato Luigi Antonio Vella, ex sindaco di San Giorgio la Molara ha inviato una nota in cui interviene sulla vicenda dell’ampliamento del parco eolico da parte della società Edison nella cittadina fortorina.
“Durante i lavori di ampliamento dell’impianto – scrive Vella – sono danneggiate le captazioni idriche. In particolare, a causa dello sterro dell’aerogeneratore n. 15, si è interrotto il flusso della Fontana Meraveglia, fondamentale per il sistema agro pastorale e da sempre patrimonio della Comunità.
Sono affiorati anche dei reperti archeologici, durante gli scavi per costruire l’aerogeneratore n. 3.
La costruzione di manufatti, in particolare dei plinti, avviene in violazione della distanza legale dalle strade pubbliche. Si tratta dei plinti degli aerogeneratori n. 4, n. 18 e n. 19.
Dal progetto e dai decreti di esproprio – prosegue la nota dell’avvocato – emerge che tali aerogeneratori e molti altri sono collocati ad una distanza inferiore al minimo legale e che sovrastano, con le proprie pale le strade pubbliche, invadendole completamente, unitamente alla fascia di rispetto.
Se non fosse che siamo meridionali e dobbiamo soccombere, stupirebbe non poco che il Comune, mentre i lavori danneggiano le captazioni idriche, procedono in presenza di reperti archeologici ed è iniziato il getto dei plinti in violazione della distanza legale dalle strade pubbliche, anziché emettere senza indugio provvedimenti di tutela e repressione degli abusi, nel giudizio che ha promosso contro l’Edison innanzi il Consiglio di Stato, ha avuto “premura” di accordarsi con la stessa Società per rinviare l’udienza di decisione del 15 luglio 2011, noncurante dei propri gravi rilievi di illegalità e rovesciando, di fatto, la propria posizione, senza che ne siano stati investiti organi collegiali.
La matrice dell’illegalità dell’intera vicenda – conclude Vella – risiede nell’aver adottato in sede regionale l’iter istruttorio di “repowering” (che presuppone un intervento di ammodernamento destinato ad occupare la medesima a-rea), mentre, la domanda dell’Edison era di ampliamento dell’impianto ed il provvedimento ottenuto è stato effettivamente di ampliamento, ma, senza le procedure e le garanzie previste dalla legge per questo tipo di provvedimento.
Magagne, poi, sviluppate tra inenarrabili connivenze pubbliche e inarrestabili superbie rinnovabili”.