POLITICA
“Via le Province, meno parlamentari e accorpamento dei Comuni”

Ascolta la lettura dell'articolo
Eliminazione del bicameralismo, riduzione del numero dei parlamentari, abolizione delle Province e accorpamento dei comuni sotto i cinquemila abitanti, perfezionamento del federalismo fiscale. Sono i caposaldi della proposta di legge costituzionale presentata da Pasquale Viespoli e Adriana Poli Bortone a nome del gruppo di Coesione nazionale.
“Riformare è risparmiare”, ha detto Viespoli, secondo il quale occorre dare una scossa al processo riformatore. “Riteniamo che si debba aprire al più presto una fase costituente – ha aggiunto il presidente del gruppo Coesione Nazionale – con un impegno deliberato da maggioranza e opposizione: a partire da settembre, iniziando dal Senato, si può pensare a una convocazione permanente della commissione Affari Costituzionali per utilizzare i tempi non dedicati all’aula, ovvero lunedì, giovedì pomeriggio e venerdì, al tema delle riforme istituzionale. Questo sarebbe il modo migliore per rispondere alle attese di moralizzazione e di efficienza del sistema politico-istituzionale».
“Il nostro testo – ha aggiunto Adriana Poli Bortone – punta a una forte riduzione dei costi della politica e a una migliore organizzazione delle istituzioni sul territorio. Il Senato delle autonomie, che sarà composto solo da 154 parlamentari, “si riunirà solo in sessione di bilancio”.
"Un passaggio obbligato – si legge nella premessa del testo presentato da Coesione nazionale – riguarda il perfezionamento della riforma sul federalismo fiscale, prevedendo nella Costituzione che la compartecipazione ai tributi erariali (e più specificatamente all’Iva) tenga conto delle imprese che operano in aree diverse rispetto a quelle in cui hanno sede legale”.