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Associazioni

Moretti: “La sentenza di merito arriverà solo a Natale”

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“La questione Cesvob è ancora sub-iudice”. Ad affermarlo il promotore del comitato “giù le mani dal volontariato”, Angelo Moretti il quale, in una lunga nota replica alle affermazioni rese dal consiglio direttivo del Cesvob di Benevento nel corso della conferenza stampa lo scorso 22 luglio.
“Fingono di non sapere un dato – spiega Moretti – che smonta tutta la loro impostazione della vicenda. L’udienza di merito della querelle Cesvob è fissata per il 19 dicembre 2011 davanti al giudice, lo stesso che ha anche emanato l’ordinanza sospensiva delle attività di straordinaria amministrazione, sospendendo l’efficacia delle elezioni di ottobre 2010.
Il Cesvob nella sua conferenza non menziona che il provvedimento del giudice Giuliano ha revocato esclusivamente l’ordinanza che, in via cautelare, sospendeva le attività di straordinaria amministrazione: l’udienza di merito sulla questione Cesvob resta quella fissata per il 19 dicembre 2011.
Oggi, quelle associazioni che dirigono il Cesvob anzichè uniformarsi all’invito del giudice di merito ad adeguarsi allo Statuto, hanno preferito fare reclamo contro l’ordinanza di sospesione. E’ come quando si revocano gli arresti domiciliari a chi è ancora indagato. Non è accaduto assolutamente nulla rispetto al merito della vicenda, che è ancora tutta lì.
Ora si andrà nel merito, il 19 dicembre 2011, appunto. Se il Tribunale dovesse confermare l’impostazione già data alla vicenda nell’ordinanza del 17 febbraio, chi risarcirà il Centro Servizi di un anno perso??! Invece di perdere un anno di lavoro e spendere fondi a difendersi da un gruppo di soci, non era un gesto di buon senso adeguarsi allo Statuto? E quindi celebrare nuovamente le elezioni che ben 20 associazioni ritengono siano invalide perché contrarie allo statuto? Se evidentemente non si vuol fare questo, tanto da aver bloccato il centro per ben 5 mesi, nella speranza poi realizzatasi che il reclamo venisse accolto, oggi non c’è proprio niente di cui vantarsi. Il Cesvob andrà avanti qualche altro mese con la spada di Damocle pendente sulla testa, di una sentenza di merito sulla vicenda che arriverà a Natale e che potrebbe mettere tutto in discussione.
Che faranno, in caso di vittoria della parte ricorrente? Si adegueranno alla sentenza o bloccheranno il Cesvob fino ad una sentenza di appello, pagando ulteriormente le spese con i fondi del Cesvob stesso?
La vicenda non ha alcun contenuto oscuro, è elementare e banale.
Quanto poi all’autocelebrazione dell’operato da parte dell’attuale dirigenza Cesvob – prosegue Moretti – basta solo sottolineare che da marzo 2010 a luglio 2011, il Cesvob. Ha ridotto l’orario del servizio al pubblico (prima era fino alle ore 20.00, ora fino alle ore 18.00) dei giorni feriali, contravvenendo allo spirito sociale che lo animato fin dalla sua fondazione. Restando chiuso anche di sabato! E’ andato avanti senza un direttore da ottobre 2010 a tutt’oggi, senza alcuna conduzione organica del personale e della programmazione. Il direttore è una figura prevista dallo statuto, non una facoltà di chi temporaneamente si trovi alla guida del Centro. Ha bloccato per 5 mesi i progetti sociali per la perequazione. Non ha svolto alcun attività di affiancamento alle associazioni per la progettazione sociale e la crescita progettuale delle stesse ( un esempio su tutti: l’avviso pubblico del 1° maggio della regione Campania per i fondi al volontariato della legge n.9/93 è stato pubblicato sul sito del Centro solo il 23 maggio!). Ha avuto, per l’intero mese di giugno, una sola persona in organico. Non ha organizzato alcun evento sul territorio di promozione del volontariato (v. Festa del Volontariato del 2009 e l’attività Vetrine del Volontariato). Nel 2010 doveva essere pubblicata la ricerca “I giovani ed il volontariato”, mai uscita. Sempre nel 2010, il giornale del Cesvob doveva divenire un bimestrale, sono usciti in tutto tre numeri; All’assemblea di approvazione del bilancio 2010, il Cesvob dimentica di stampare il bilancio da distribuire ai soci in assemblea nell’apposita cartellina. Con una segreteria pienamente funzionate, non hanno avuto il tempo di stampare. Bastava inserirlo nell’email inviata una settimana prima ai soci. Unico evento altamente positivo accaduto dentro al Centro in questi mesi è avvenuto solo quando l’ordinanza sospensiva ha avuto efficacia: finalmente, dopo 15 mesi di ritardo, il Centro ha accolto nuovi soci. Senza l’ordinanza, arrivata grazie alle associazioni ricorrenti, mai avremmo avuto questo risultato.
Eppure i fondi sono stati spesi egualmente. Questo è il Cesvob degli ultimi tempi".

 

 

 

 

 

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