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‘Scoop’erte d’estate: la cultura a Benevento

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Nelle assolate domeniche di luglio si fanno ‘scoop’erte interessanti.
C’è stampa che propone dibattiti inesistenti, per esempio (…la cultura! A Benevento!). Montati sull’inesistenza dei presupposti. Addirittura valutati su quest’inesistenza (e qualcun altro certo ci cascherà). Poi alimentati ad arte con inserti sull’inesistenza che si screziano di venature polemiche sul nulla. Il simbolo del degrado, appunto. Anche grammaticale.
E’ comprensibile, si tratta di accendere il clima – arido di notizie – di una giornata arroventata dall’afa di periodo.
Piuttosto: in esclusiva ed in solitudine, ma con la buona compagnia di tanti ‘media’ e delle persone che ne hanno decretato il successo a prescindere garantendo un ‘esaurito’ sin dalla prima sera, nella non distante Avellino Danilo Rea – giusto per fare un esempio, modesto per carità, di appuntamento culturale – interpreta De Andrè inaugurando la prima stagione teatrale estiva nel capoluogo irpino. Dove l’Unesco non è ancora giunta, ma dove la cultura si presenta sfaccettata, anche d’estate.
Piuttosto: in esclusiva ed in solitudine, ma con la buona compagnia del calendario degli eventi, la programmazione culturale estiva del comune di Benevento, dove l’Unesco è giunta, fuori dagli appuntamenti nazional-popolari delle principali piazze (Roma, prima, e Risorgimento, adesso) non sembra proporre, per ora, granché. Se non i (presunti) dibattiti sul nulla. Forse inteso come ‘vuoto’.
Piuttosto: in esclusiva ed in solitudine, ma con la buona compagnia di milioni di italiani, se proprio si deve discettare sul nulla per riempire, conviene ricordare qualche modesto problema di base. Dall’arrivo dei ticket sanitari, domani (pur se la Campania è ancora nel limbo), all’ulteriore ‘mazzata’ che si abbatterà di riflesso sugli enti locali in sede d’attuazione della manovra estiva del Governo, solo per citare qualche esempio.
Il Nulla che avanza non può nulla contro la realtà, in fondo.