CULTURA
Danilo Rea ed il suo omaggio a Fabrizio De Andrè: apertura in grande stile

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Il Comunale di Avellino raddoppia e presenta al pubblico il teatro all’aperto nella suggestiva location del Parco del Gesualdo, con un cartellone costellato di star e concerti, tra prime assolute e speciali anteprime per la città di Avellino.
Come annunciato all?atto dell?insediamento dal presidente Luca Cipriano, in questi mesi il nuovo Consiglio di Amministrazione ha lavorato per realizzare, per la prima volta in assoluto in nove anni di attività del Teatro, anche una stagione estiva, che sarà dedicata a Marco Matarazzo, il giovane artista avellinese recentemente scomparso.
Il teatro all?aperto, con ingresso da via Fricchione, accoglierà 350 spettatori, 200 in platea e 150 nella gradinata allestita per il grande debutto. Un percorso raffinato e accattivante che partirà dal jazz inconfondibile di Danilo Rea, passando per la dimensione musicale ed emozionale di “Musica Nuda” di Petra Magoni e Ferruccio Spinetti e il teatro musicale anni ’30 che mette buon umore delle Sorelle Marinetti.
Si prosegue con la rilettura della grande tradizione musicale sudamericana del „900 di Marina Bruno e il DotGuitar Quartet, il jazz accattivante e inconfondibile di Cinzia Spata e Jazz in Trio, il sax di Francesco Cafiso e Island Blue Quartet.
Gran finale con Stefano Andrea Bollani, il 9 settembre, che arriva per la prima volta ad Avellino in scena con il suo "Piano Solo".
La stagione estiva è realizzata in collaborazione con il Teatro Pubblico Campano, diretto da Alfredo Balsamo, partner artistico del Gesualdo, e con l?Associazione musicale “I Senza Tempo”, con la direzione artistica di Luciano Moscati.
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L’apertura è prevista per domani sera, alle ore 21 (biglietto 12 euro) con il pianoforte di Danilo Rea e il suo imperdibile omaggio a Fabrizio De André. Il musicista vicentino rilegge in chiave jazzistica un repertorio che spazia dai grandi classici come La Canzone di Marinella o Bocca di Rosa per arrivare a composizioni di una lunga carriera che si prestano perfettamente alla vivacità improvvisativa di Rea.