Sindacati
Rifiuti nel Sannio, sindacati contro. Ma è lo stesso, la Uil

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E’ tanta la confusione sotto il cielo… annerito dal fumo dei rifiuti. Anche fra le parti sociali. Non può non balzare all’occhio, per esempio, nella lunga teoria di commenti della giornata di ieri, il dato che emerge dalle parole di Rea e Bosco. Il pensiero del segretario generale della Uil regionale stavolta stride un po’ con la valutazione dell’omologo territoriale a Benevento. Potenza delle valutazione applicate alla geopolitica, di casa. Eccoli.
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“E’ importante che in questa nuova emergenza rifiuti aggravata dalle temperature estive ogni ente faccia la propria parte: il presidente Caldoro ci ha annunciato nel corso di un incontro di aver firmato l’ordinanza sui rifiuti, adesso ci auguriamo solo che venga applicata subito senza nuovi intoppi o contrattempi”. E’ quanto afferma Anna Rea, segretario generale della UIL Campania. “In questa direzione – aggiunge Rea – è importante che anche le Province facciano la loro parte, noi come UIL abbiamo già sollecitato le nostre strutture delle altre regioni italiane affinché spingano i propri enti territoriali a collaborare e ad essere solidali con la Campania in questa rinnovata e drammatica emergenza”.
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Il segretario della Uil, Fioravante Bosco, intervenendo sempre sulla questione rifiuti afferma che
“l’ordinanza firmata dal presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, è l’ennesimo affronto nei confronti del Sannio. Ancora una volta, sul territorio beneventano vengono scaricate le inefficienze dell’intera classe politica napoletana che da quindici anni non riesce a risolvere il problema rifiuti. Non si può più permettere che i rifiuti di Napoli arrivino a Sant’Arcangelo Trimonte e siano scaricati in un sito, peraltro sotto sequestro giudiziario. Nonostante ciò, purtroppo, il presidente Caldoro ha deciso di andare avanti con un atteggiamento irriguardoso nei confronti delle istituzioni sannite”.
“Ora – conclude Bosco – c’è bisogno della mobilitazione di tutti e di sostenere i ricorsi per via giudiziaria per far caducare il provvedimento del presidente della Regione. Inoltre, i nostri politici devono insistere affinché si arrivi ad una vera gestione su scala provinciale dell’intero ciclo dei rifiuti per evitare che in futuro si ripetano tali sconcezze”.