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AIPAI: ‘Dopo l’Unesco, non dimentichiamo i beni culturali dell’industria, come i tabacchifici’

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Dopo il riconoscimento Unesco, non dimentichiamo il turismo industriale, i luoghi della memoria, come i tabacchifici sanniti. E’ l’appello rivolto dall’Associazione Italiana per il Patrimonio Archeologico, nella lettera a firma di Augusto Ciufetti, direttivo Aipai, e della professoressa sannita Rossella Del Prete.
“Il convegno nazionale di studi “Il tabacco in Italia. Memoria, problemi e prospettive”, organizzato a Benevento dal 16 al 18 giugno, da Camera di Commercio, Associazione Italiana per il Patrimonio Archeologico Industriale (AIPAI) e Dipartimento di Studi Economici Giuridici e Sociali (SEGIS), ha riacceso i riflettori sul valore culturale e archeologico-industriale della struttura dell’ex Agenzia dei Tabacchi dei Benevento, su cui si era già tenuta una giornata di studi nel marzo del 2009, nell’ambito del progetto “Gli Archivi del Lavoro”, coordinato dalla prof.ssa Rossella Del Prete. E a cura della stessa Del Prete è stato di recente pubblicato e presentato, proprio in apertura del convegno, un volume (Tabacchine. Luoghi, archivi e memoria del lavoro delle donne, Crace edizioni 2011) che, partendo da un approccio culturale e dalla centralità del lavoro delle tante donne e degli uomini che per oltre mezzo secolo hanno lavorato nei luoghi di trasformazione del tabacco sannita, focalizza l’attenzione sulla struttura di via XXV Luglio, di proprietà dell’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato che, di tanto in tanto, come leggiamo dalla stampa locale risveglia l’interesse di alcuni dei rappresentanti politici e istituzionali, chiamati più volte a condividere l’approfondimento della conoscenza dei beni culturali da valorizzare sul territorio.
L’Assessore Regionale Vito Amendolara, che ha inaugurato la tre giorni di studi, accettando le sollecitazioni degli studiosi, si è impegnato a creare un tavolo inter-istituzionale per avviare un percorso di riflessione sui beni del paesaggio e dell’archeologia industriale, senza trascurare fondamentali attività di censimento e di ricerca. E’ un impegno di straordinaria importanza.
In occasione del convegno, i soci dell’AIPAI hanno avuto l’opportunità di visitare i luoghi in cui avveniva un’imponente trasformazione del tabacco: le due ex agenzie dei Monopoli (quella di Benevento e quella di S. Giorgio del Sannio) e quella della ex Concessione speciale Salvione-Parente, di Amorosi, tutte ampiamente trattate, insieme a quella di Dugenta, nel libro curato da Rossella Del Prete.
In particolare l’attenzione si è soffermata su due strutture: l’edificio progettato da Pier Luigi Nervi di via XXV Luglio e quello costruito alla fine degli anni Venti da Andrea Salvione ad Amorosi, oggi proprietà dell’erede Andrea Parente (quello di S. Giorgio, come si sa, è oggetto dal 2001 di un intervento di riuso…). Entrambi rappresentano due importanti monumenti dell’archeologia industriale sannita, simboli dello sviluppo economico e produttivo delle due comunità di riferimento, Benevento ed Amorosi. Il loro recupero e la loro valorizzazione rappresentano dei passaggi di fondamentale importanza per la vita culturale di Benevento e del suo territorio provinciale.
Il nuovo Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio definisce “i beni dell’industria” come una parte fondamentale del patrimonio culturale del nostro paese e oggi, più che mai, dopo il riconoscimento giunto a Benevento dall’UNESCO, essi costituiscono beni da tutelare e da valorizzare per sostenere un turismo culturale che, secondo le previsioni, farà registrare un importante incremento.
In questa prospettiva, l’AIPAI svolge un ruolo di primo piano nello studio, nella catalogazione e nella salvaguardia di tale patrimonio che, diffuso in ogni città, rappresenta un tassello importante della nostra identità nazionale. Lo stesso valore di bene culturale e punto di riferimento per un’intera comunità assume anche il lavoro svolto per anni da tanti operai ed operaie all’interno dello stabilimento. Ma la memoria di una città e delle sue attività lavorative non viene tutelata soltanto attraverso il recupero di un sito industriale; è necessario procedere anche alla salvaguardia degli archivi aziendali, che conservano la storia della vita delle fabbriche, dei processi lavorativi, degli stessi operai. Se gli “archivi del lavoro”, così come sono stati definiti nel corso del convegno, vengono dispersi, si accetta consapevolmente anche la perdita di un pezzo della memoria di una comunità. E i membri dell’AIPAI, durante la visita al tabacchificio di Benevento, hanno potuto constatare come un ampio archivio dello stabilimento giaccia tuttora abbandonato. Importanti documenti che rischiano di andare distrutti, mentre a destare preoccupazione sono le condizioni di tutto il materiale, raccolto in semplici scatoloni. È opportuno che le autorità competenti intervengano al più presto per recuperare questo immenso patrimonio documentale, consentendo alla città di riappropriarsi di una parte della sua storia e agli studiosi di poter disporre di importanti documenti per ricostruire le vicende economiche di Benevento.”